Con fionda e sassi contro l’autobusDenunciato il cecchino minorenne

All'inizio sembrava un colpo di pistola scoppiato contro l'autobus. Il lunotto posteriore del pullman della Net presentava effettivamente un buco. Ma non c'era alcun proiettile, solo un sasso. Lanciato da un minorenne con una fionda. Minorenne che è stato rintracciato e denunciato. Ecco come.
Con fionda e sassi contro l’autobusDenunciato il cecchino minorenne

Cornate d’Adda-Mezzago – La prima impressione è stata che si trattasse di un proiettile. Il boato proveniente dalla parte posteriore dell’autobus è stato enorme e il foro circolare lasciato nel vetro è parso quasi confermare l’ipotesi di un colpo esploso da arma da fuoco. Poi, grazie all’intervento dei carabinieri della compagnia di Vimercate, la dinamica è apparsa chiara, così come il colpevole. Il vetro del pullman della Net che alcuni giorni fa stava percorrendo la strada al confine tra Mezzago e Cornate è stato infranto da un sasso lanciato dall’esterno, con una fionda, da un diciassettenne di Mezzago, incensurato ma già noto alle forze dell’ordine, poi denunciato a piede libero per attentato alla sicurezza dei trasporti e danneggiamento. Il tutto è successo di sera.

Sull’autobus della Net c’erano l’autista e un solo passeggero. All’improvviso il rumore secco alle loro spalle. I due hanno immediatamente pensato a un colpo di proiettile e hanno visto che il vetro posteriore aveva un foro. Dopo poche centinaia di metri, l’autista ha trovato spazio per fermare il mezzo e sul posto sono intervenuti i carabinieri.

Due le azioni condotte in parallelo dai militari. Una squadra si è occupata dei rilievi tecnici e un’altra delle indagini, che hanno potuto avvalersi di riscontri fondamentali grazie alle numerose immagini catturate dagli impianti di videosorveglianza in corrispondenza di banche, ufficio postale, e luoghi pubblici. A distanza di poche ore i primi risultati. Il foro nel vetro non era stato prodotto da un proiettile ma da un sasso, grosso come una biglia, ritrovato all’interno del vano dell’autobus.

Nello stesso tempo, i video di sorveglianza mostravano come, pochi istanti dopo il passaggio del pullman, uno scooter si allontanava in tutta fretta, in direzione opposta. La targa del ciclomotore appariva però visibile solo per metà. I carabinieri hanno però notato un dettaglio caratteristico del casco indossato dal centauro in fuga, un grande adesivo incollato sul retro. Da qui le verifiche ulteriori, condotte in caserma, dove sono stati ascoltati alcuni giovani di Mezzago. Incrociate le testimonianze e le prove già documentate, i carabinieri hanno identificato il diciassettenne residente in paese: la targa del suo scooter combaciava con quella parziale rilevata nei video.

La prova del nove è stato il ritrovamento, nel sottosella, di una grossa fionda. Per il minorenne è scattata la denuncia a piede libero alla Procura minorile.
A. Pra.