Clonazioni: rumeno fermato a Monza

Clonazioni: rumeno fermato a Monza

Monza – Tessere bancomat con prelievo illimitato, a soli ventuno anni. Una fortuna durata fino a lunedì sera, quella del giovane rumeno Mihai Alexandru Didu, ufficialmente senza fissa dimora. Le sue larghe disponibilità di contanti sono durate fino a quando gli agenti della volante del commissariato di viale Romagna non lo hanno arrestato con l’accusa di possesso di bancomat e carte di credito clonate. I poliziotti lo hanno notato mentre usciva dallo sportello prelievi del Credito Bergamasco, all’angolo tra via Sempione e via Stelvio, sotto una pioggia battente.

Probabilmente l’immigrato, ben vestito, la faccia da ragazzino, avrebbe anche potuto passare inosservato. Ma alla vista della volante, il ventenne si è fatto prendere dal panico, iniziando a scappare a gambe levate in direzione via San Gottardo. Gli agenti, tuttavia, lo hanno acciuffato senza troppe difficoltà. Ai poliziotti, inoltre, non era sfuggito il fatto che, pochi istanti prima di essere preso, aveva lanciato in aria diversi bigliettini, che i poliziotti hanno pazientemente raccolto ed esaminato negli uffici del commissariato, dove il ventunenne rumeno è stato condotto per accertamenti. In quei pezzettini di carta erano segnati dei numeri, apparentemente senza senso. Dopo un’occhiata al portafogli, però, il mosaico si è ricomposto. I poliziotti hanno trovato sedici tessere bancomat “vergini”.

Su queste, erano stati scaricati i codici clonati da altre tessere bancomat “reali”, che erano stati riportati sui foglietti che il rumeno ha cercato di far perdere. A quel punto era tutto chiaro. Un riscontro presso lo sportello del Credito Bergamasco dal quale Didu era fuggito, ha consentito di risalire a tre prelievi da centinaia di euro che il ragazzo aveva appena compiuto. Sempre nel portafogli, inoltre, gli agenti hanno trovato e sequestrato ben 3.415 euro in contanti, prelevati dai conti correnti di ignari ed incolpevoli risparmiatori che probabilmente troveranno brutte sorprese nel loro prossimo estratto conto. Per Mihai Didu si sono aperte le porte del carcere di Monza, dove resterà in attesa che si definisca il processo. Lunedì mattina, infatti, è stato portato a palazzo di giustizia, dove il giudice monzese Italo Ghitti ha convalidato il suo arresto. Su richiesta dell’avvocato difensore, il magistrato ha concesso un termine per rinviare il processo a martedì, ma ha disposto la custodia cautelare in carcere.