Cesano, rientri e franchi tiratori:il centrodestra è ancora nel caos

Cesano – Il sindaco non ha ancora firmato le deleghe, ma per questa settimana si appresta a chiedere una convocazione della commissione capigruppo, per eleggere in pieno accordo il nuovo presidente del consiglio e a cascata il quadro politico dovrebbe essere chiaro. É questa la situazione di una Cesano che cerca la tranquillità almeno sul fronte del governo cittadino, dopo che il Pdl aveva disertato il consiglio del conto consuntivo e dopo che Marina Romanò aveva ritirato gli incarichi agli assessori Ivan Romanò, Michele Santoro, Giuseppe Mazzacuva e Giovanni Spagnuolo. In verità la soluzione doveva essere concretizzata lo scorso lunedì 24 maggio quando dopo il “terremoto” in maggioranza, dal primo cittadino ci si aspettava l’elenco chiaro di numero di assessori, surroghe, deleghe, reintegri; una cosa fatta, ma solo parzialmente. Fabrizio Bonafede e Marcello Mitrano sono tornati “in gioco”, insomma Romanò non ha accettato le loro dimissioni. Bonafede continuerà a seguire la Pianificazione territoriale, mentre Marcello Mitrano assessore ai Grandi eventi e affari generali dovrebbe seguire anche la Pubblica istruzione, delega in precedenza del vicesindaco e collega Claudio Scolari che, invece, è fuori dalla giunta.

E il resto? Esiste un accordo sottoscritto da Lega, Pdl e sindaco in cui si legge: Alessandro Soliman (ultimo segretario Fi Cesano) subentra a Ivan Romanò nelle Politiche giovanili e sport, Chiara Mornatta, attualmente in consiglio comunale tra le file del Pdl, assessore al Commercio e artigianato al posto di Michele Santoro, Giuseppe Mazzacuva torna assessore all’Ecologia, Giovanni Spagnuolo riprende la delega alla Cultura e piccole cose e infine Andrea Rovelli, capogruppo Pdl, diventa vicesindaco e assessore ai Servizi sociali al posto di Scolari. Nello stesso documento si prevedeva la rielezione a presidente del consiglio comunale di Franco Busnelli, ma lunedì non è stato così, per colpa di franchi tiratori.

Il sindaco invita a stare tranquilli: «Noi della Lega Nord siamo stati compatti, abbiamo rispettato i patti, evidentemente due del Pdl non hanno votato per Busnelli e quindi qualcosa non va, chiederò una riunione dei capigruppo, in cui trovare un nome che possa mettere d’accordo tutti, credo che il presidente debba rappresentare tutto il consiglio maggioranza e opposizione». Sulle vicende cesanesi pesano inevitabilmente i guai giudiziari che dalla scorsa settimana hanno travolto Massimo Ponzoni.
cri.marz.