Cesano – Da area feste a terribile spettacolo di degrado il passo è breve, soprattutto se i soliti vandali trattano il bene comune come un patrimonio da distruggere e non rispettare. Ennesima irruzione di teppisti al velodromo di via Sant’Eurosia, alle spalle del cimitero, dove nella giornata dello scorso mercoledì 3 novembre Assp ha ricevuto la segnalazione del danneggiamento di alcune strutture nella zona feste e nella cucina. Approfittando del buio, o magari di una giornata senza ciclisti in pista, ignoti hanno pensato bene di rompere la routine quotidiana prendendo a calci il bagno dei disabili, sino a sfondarlo, di gettare a terra tutti i cestini dei rifiuti, persino quelli ”imbullonati” agli archi in ferro, senza contare il quadro elettrico quasi distrutto. Non si è salvato nemmeno il telone bianco, addirittura tagliato. I vandali si sarebbero poi fermati a pasteggiare, visto che a pochi passi dal raid sono stati trovati cartoni di pizza vuoti. Li abbiamo visti anche noi nel pomeriggio dello scorso giovedì 4 novembre, quando abbiamo cercato di capire cosa fosse accaduto. Per mettere la firma sullo scempio generale, gli autori hanno riempito di scritte tutta la struttura: sarà necessario chiedere aiuto anche a un imbianchino.
Gli operai di Assp hanno inoltre ritirato due bidoni pieni di olio utilizzato per cucinare e due bombole del gas: non c’entrano nulla con gli atti di teppismo, molto probabilmente sono stati lasciati dopo l’ultima festa. Non è andata meglio all’ingresso del velodromo. Il cancello principale esiste solo a metà, l’altra è stata rimpiazzata da una transenna con un bel cartello di divieto d’accesso, per evitare che qualcuno spinga la protezione momentanea. La pratica sull’atto vandalico ora è sulla scrivania dell’amministrazione comunale e per l’ennesima volta il sindaco, Marina Romanò, deve fronteggiare l’ondata di teppisti. Ne sanno qualcosa al parco della Baruccanetta in via De Medici, ma il problema si sente ancora di più in via Sant’Eurosia, dove il velodromo è stato preso di mira più volte. La posizione defilata, l’assenza di abitazioni e la mancanza di una videosorveglianza mettono troppo alla mercé dei malintenzionati un luogo pensato e realizzato per le feste e non per orde d’incivili. I vandali, oltretutto, non danneggiano solo oggetti, ma svuotano anche le casse comunali; ed è da qui che, ancora una volta, si dovranno attingere soldi.
Cristina Marzorati