Cavenago, gli stipendi ritardanoSciopero dei lavoratori di H3

Cavenago, gli stipendi ritardanoSciopero dei lavoratori di H3

Cavenago Brianza – Si apre un altro fronte nel gruppo Bartolini. La H3, azienda che si occupa di smaltimento di rifiuti ospedalieri, non paga regolarmente gli stipendi. Lunedì gli autisti avevano deciso di incrociare le braccia. «Siamo una delle poche aziende della Bartolini progetti che è in attivo – spiega Ido Pallotta, il rappresentante dei lavoratori in azienda – ci chiediamo dove vadano a finire i nostri utili». La situazione è critica per i 29 lavoratori da più punti di vista: «Lo stipendio arriva in ritardo – dicono gli autisti – ad agosto lo abbiamo visto a fine mese invece che all’otto. I nostri camion poi non possono andare in officina perché dicono di non avere i soldi per le riparazioni e per la manutenzione».

E la situazione non è stata diversa per questa busta paga. «Lavorare senza avere la certezza dello stipendio? – continuano gli autotrasportatori – Non facciamo tutti questi chilometri per hobby». E di chilometri da fare ce ne sono molti. Infatti la H3, che fa parte del gruppo Bartolini, già famoso a Cavenago per il caso della ex Siemens, ha appalti con grandi ospedali come il San Paolo e il Sacco di Milano oltre che il Sant’Anna e il Cto di Torino. Per queste strutture la H3 raccoglie i rifiuti biologici e chirurgici. Rifiuti che, una volta ritirati, vengono conferiti ai forni inceneritori.

I lavoratori raccontano però che non tutto va come dovrebbe: «Sono mesi che non ci fanno scaricare i rifiuti che portiamo – continua Ido Pallotta – quando arriviamo davanti ai forni degli inceneritori ci fanno attendere giornate intere perché dicono che la H3 non paga il costo di smaltimento. Non si fidano di noi tanto che quando arriva un nostro camion chiedono i soldi in anticipo». In settimana però la situazione si è sbolccata: «Mercoledì sono arrivati gli stipendi». A confermarlo è il delegato della Cgil Salvatore Campigli: «I lavoratori hanno scadenze improrogabili, come il mutuo e l’affitto – spiega il sindacalista – questo tipo di ritardo mette in ginocchio le famiglie». Per fortuna però il 23 settembre scorso, con ben sedici giorni di ritardo, i soldi sui vari conti bancari sono arrivati: «A onor del vero questa situazione va avanti da un anno – commenta Campigli – alcuni autisti mi hanno addirittura detto che avrebbero voluto uscire con il camion, ma in tasca non avevano neanche i soldi per il pranzo».

Un’ipotesi: dal momento che l’azienda non parla, perché ci sono questi problemi di liquidità? «La dirigenza ci ha detto che la finanziaria della regione Lombardia, la Finlombardia, ha avuto dei ritardi nell’erogare i pagamenti». Potrebbe anche essere che l’azienda risenta delle difficoltà del gruppo Bartolini? «Questo pensiero lo abbiamo fatto anche noi, ma non abbiamo avuto nessuna conferma».
Lorenzo Merignati