Carnate, Bernareggio e il Ctl3La Lega chiede la testa di Parma

Carnate-Bernareggio – Ctl3, bando deserto: la Lega chiede la testa del presidente e del consigliere carnatese. «Non mi dimetto», replica a caldo Ugo Parma. «Una proposta inaccettabile», secondo il sindaco Maurizio Riva e non si placa la bufera attorno al centro tempo libero condiviso da Carnate, Ronco Briantino e Bernareggio.

La lettera firmata dal gruppo carnatese del Carroccio è arrivata a metà settimana sulle scrivanie dei tre sindaci: «In considerazione delle note vicende inerenti il bando di gara – scrivono i lumbard – che hanno dimostrato, senza ombra di dubbio, l’inadeguatezza dei rappresentati di Carnate nel Cda, ritiene sia giunto il momento di prendere gli adeguati provvedimenti». Cioè le dimissioni di Ugo Parma e Gianni Covacci, la nomina di nuovi rappresentanti in consiglio comunale, la discussione e la modifica del masterplan, «che tenga finalmente in considerazione le reali esigenze dei cittadini, con particolare riguardo alla conservazione dell’ultima oasi verde/agricola esistente sui nostri territorio».

Da Ronco Briantino arriva il “no comment” di Francesco Colombo, mentre Maurizio Riva ha duramente replicato – per iscritto – alla Lega. «Non ho trovato la benché minima motivazione plausibile e documentata – dice Riva – Ritengo che non si possa muovere alcun sostanziale appunto all’operato di Parma e Covacci. Le accuse risultano prive di fondamento». Tanto più che le scelte sono state condivise anche dagli altri membri del Cda, «ai quali dovrebbe essere mossa la stessa accusa, del tutto infondata», commenta Riva. «Ancora una volta – conclude il sindaco di Carnate – devo constatare che secondo un pessimo stile in voga si coglie l’occasione per strumentalizzare ogni situazione, dandone un’inerpretazione prettamente faziosa al solo scopo di trarne qualche beneficio di natura politica».

«È una partita a scacchi», è lapidario il vicesindaco di Bernareggio, Maurizio Mariani, quando gli si chiede un commento sull’affaire Ctl3. «La politica di Parma è stata fallimentare – prosegue lo stesso Mariani – non ha più ragion di stare al suo posto». La Lega vuole la testa del presidente per del Consorzio con una motivazione ben precisa: «Ha detto di voler seguire la vicenda fino alla sua conclusione? – dice il numero due di Bernareggio – Ebbene la cosa si è conclusa, magari non come voleva lui, ma la partita è chiusa». Cosa succederà nel futuro prossimo? «Non lo sa nessuno, stiamo a vedere cosa succede. Ma anche Ronco Briantino sta alla nostra parte. Noi abbiamo fatto le nostre mosse».
Letizia Rossi
Lorenzo Merignati