Capannoni Esselunga, il sindaco«Macherio un capro espiatorio»

Lettera al vetriolo del sindaco di Macherio, Giancarlo Porta, ai commercianti "di vicinato" della Provincia e al segretario dell'Unione commercianti di Monza e Circondario, Marco Poppi, critici sul cambio di destinazione d'uso di capannoni nel comparto Esselunga di Macherio.
Capannoni Esselunga, il sindaco«Macherio un capro espiatorio»

Macherio – E’ un fiume in piena il sindaco di Macherio, Giancarlo Porta, nella lettera aperta indirizzata ai commercianti “di vicinato” della Provincia e al segretario dell’Unione commercianti di Monza e Circondario, Marco Poppi, accusato di usare parole che rasentano “un vero e proprio “terrorismo verbale””.

La replica stizzita fa seguito alla presa di posizione dei commercianti sulla vicenda dei capannoni nel comparto Esselunga di Macherio la cui destinazione d’uso sarà modificata dalla giunta Porta. “Si tratta della riconversione di due capannoni di meno di mille mq ciascuno, da area con destinazione “artigianale” a “commerciale”” ricorda il sindaco “le strutture sono state edificate nel 2006, non hanno quindi comportato alcun ulteriore consumo di territorio. Si tratta semplicemente di un atto amministrativo: il Comune (e non io) incasserebbe ben 300mila euro dal cambio, ed altri 80-100mila per gli oneri di urbanizzazione che ne seguirebbero. Tanti soldi, soldi che servono”.

Porta parla di una raccolta firme dei commercianti “disseminata di allusioni poco simpatiche nei miei confronti” e che “si tratta della tutela del classico “orticello”. E attacca il Segretario. “Lei e i suoi compagni d’arme (compreso un battagliero e lautamente stipendiato consigliere regionale di cui non faccio il nome) dovreste essere a conoscenza del fatto che del caso di cui stiamo parlando non si arriva nemmeno ai 2500 mq indicati dalla Regione come limite per poter considerare il complesso “grande distribuzione”.

Perché allora accanirsi solo su Macherio, e per così pochi metri quadri, oltretutto già edificati? Qualcuno mi spiega perché ai “piani alti” ci si preoccupa di Macherio e non delle altre riconversioni a “commerciale” che vanno persino ad erodere altro territorio “vergine”, e coinvolgono Comuni come Lissone, Lentate sul Seveso, Vedano al Lambro, tre casi” conclude Porta ” in cui si tratta di centri commerciali che sorgeranno ben al di fuori del nucleo abitato, e quindi dov’è la coerenza con quanto sostenuto dal dottor Poppi e consigliere regionale sul “non svuotare il centro storico dei Paesi”? Per questo motivo, dico al dottor Poppi e al suo fidato consigliere regionale: se volete curare i vostri “orticelli”, i vostri stipendi, le vostre prebende e le vostre preferenze, fate in modo di far cadere l’amministrazione che guido”.