Caos Pedemontana, i sindaci:«Subito un incontro con Maroni»

La preoccupazione dei sindaci della Valle del Seveso: i soldi per Pedemontana sono finiti. Il rischio è che l'autostrada a metà porti il caos sulle strade del territorio, dalla Milano-Meda alla Comasina. Duro Taveggia: l'avevo detto, una Salerno-Reggio Calabria.
Caos Pedemontana, i sindaci:«Subito un incontro con Maroni»

Cesano – «E’ una notizia orribile». Anna Maria Frontini, sindaco di Barlassina, è diretta e decisa nel commentare la situazione di Pedemontana senza soldi. «I soldi sono finiti, ma già l’avevamo intuito. Per questo nelle settimane scorse ci ritrovammo tutti insieme, con i colleghi della tratta B2 e lanciammo l’allarme». Oggi a confessarlo è addirittura, o finalmente a seconda dei punti di vista, il presidente di Pedemontana. «Solo ad immaginare cosa comporterebbe l’autostrada monca per Barlassina mi viene il terrore. La Milano- Meda è insufficiente a contenere i flussi di traffico di una così grande arteria, figuriamoci la Comasina», che a Barlassina transita proprio per il centro cittadino ed oltre ad essere la strada principale per gli spostamenti urbani è anche la principale per il traffico locale. «Cosa faremo? Per prima cosa chiederemo un incontro con il nuovo presidente di Regione Lombardia. Maroni ha garantito che si sarebbe occupato in prima persona delle grandi infrastrutture: mantenga la promessa». taveggia sarcastico È sarcastico il sindaco di Meda Giorgio Taveggia alla notizia dell’annuncio che mancano i finanziamenti per completare la Pedemontana. «L’avevo dichiarato prima o lo riaffermo ora, la Pedemontana sarà la Salerno-Reggio Calabria della Brianza, almeno adesso ci siamo adeguati agli standard nazionali – ha dichiarato Taveggia – Personalmente sono sempre stato contrario a quest’opera che fino al 2002 non doveva neppure passare per questo tracciato. Tuttavia la Brianza non si merita questo trattamento, mi auguro che il nuovo Governo regionale possa intervenire per risolvere la situazione». A rafforzare la posizione di Taveggia ci pensa anche il suo assessore al territorio e infrastrutture Loris Dante: «La Pedemontana si sta trasformando in una grande chimera. Ad ogni modo ci sarà certamente qualcuno contento se l’autostrada non sarà realizzata». lentate «Non vogliamo subire un’interruzione, senza prima avere le garanzie che proseguano i lavori per il miglioramento della viabilità locale. Un concetto che avevamo già espresso e non ho problemi a ribadire».
Così Rosella Rivolta, sindaco di Lentate sul Seveso, in merito al rischio che autostrada Pedemontana finisca alle porte del suo paese, riversando sulla superstrada e sulla Nazionale dei Giovi migliaia di veicoli. «Noi – riferendosi a tutti i sindaci della B2 – avevamo chiesto un incontro in Regione, ma prima bisognava concludere la fase elettorale. Ora c’è una nuova giunta e per questo a breve speriamo di essere convocati, altrimenti solleciteremo noi». Le parole di Giordano che non lasciano spiragli: «Sapevamo che c’erano degli spiragli (come la vendita di Serravalle) avrebbe dovuto informarci». Cesano: in regione «Questa è un’ulteriore riprova di sperpero di denaro pubblico».
É amareggiato Pietro Nicolaci, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici di Cesano Maderno. La mancanza di soldi? «Quello che temevamo, si sta realizzando. Tutto il traffico in arrivo da Nord, andrà verso la Milano-Meda, ma ora non abbiamo più autostrada. Posso solo immaginare cosa possa diventare la superstrada al mattino». Nicolaci detta le priorità: «Chiederemo un incontro in Regione, come d’altronde era già stato fatto prima della conferenza stampa concordata tra i sindaci della tratta B2, un momento comune per evidenziare le preoccupazioni di un immobilismo senza spiragli e risposte».