Seregno – Vittoria salutare per il Seregno sul campo di Sant’Angelo Lodigiano. In coda a una serie negativa prolungatasi per quattro turni, gli azzurri hanno sconfitto con un rotondo 4-0 i barasini in disarmo, riuscendo così ad avvicinare la metà della classifica. Determinante è stata la capacità dei brianzoli di capitalizzare tutto quanto hanno costruito. Dopo aver scampato due pericoli nella fase iniziale, Andrea Gritti e compagni si sono portati in vantaggio al 17′ grazie a Fabio Cardinio, che ha chiuso di destro una triangolazione iniziata da Francesco Giangaspero e rifinita da Giancarlo Pellegata. Un quarto d’ora più tardi, la traversa ha negato a Mattia Marchesetti il pareggio, respingendo una sua punizione dal limite.
Qui è salito in cattedra Stefano Selvatico, che ha cominciato a dispensare assist a destra e manca. Al 37′ una punizione del numero 8 ospite ha sorpreso Mattia Meioni, che in uscita si è fatto sfuggire il pallone: alle sue spalle, per Fabio Cardinio è stato un gioco da ragazzi raddoppiare. Nella ripresa, Selvatico ha poi mandato in gol prima Luca Di Lauri, autore di un pregevole diagonale al volo al 17′, e quindi Francesco Giangaspero, a bersaglio di testa al 27′.
«Sono contento per i ragazzi – ha commentato negli spogliatoi il tecnico Sergio Brescia, reduce da una settimana problematica e carica di tensione – Personalmente, sarei uscito a testa alta anche in caso di una sconfitta per 4-0, perché faccio sempre il bene del Seregno».
Tutto a posto, dunque? Nemmeno per sogno. Nonostante il successo, la riunione del consiglio direttivo in programma lunedì sera potrebbe comunque sancire l’esonero dell’allenatore. Al di là dei tre punti conquistati domenica, il presidente Eros Pogliani sarebbe perplesso sulla capacità di Brescia di condurre il gruppo ad una salvezza tranquilla come da programma ed a questo va aggiunto il suo rapporto non certo idilliaco con alcun big dello spogliatoio, in primis Luca Gestra e Fabio Cardinio. A molti di coloro che sedevano in tribuna a Sant’Angelo Lodigiano non è sfuggito come, in occasione della sua esultanza dopo la prima marcatura, il fantasista lecchese sia corso verso la panchina per abbracciare Luca Aquilante, vice di Brescia, saltato invece a tutta velocità.
Tuttavia, individuare un successore all’altezza non sarebbe facile. Oscar Magoni, che era la prima opzione, si è accasato alla Tritium, mentre Tino Ramella piace ma costa troppo. Detto che i nomi di Fabrizio Cesana e Walter Viganò sono al momento sullo sfondo, stanno avanzando le candidature di due grandi ex come Giuliano Melosi e Marco Cavicchia. Il primo, 45 anni, arriva da due campionati vinti con la Pro Sesto ed al Ferruccio ha cominciato la sua carriera di centrocampista, che lo ha portato in serie A con il Chievo. Il secondo, 40 anni, si è già seduto sulle panchine del Verbano e della Juniores della Biellese e con il Seregno ha vissuto un biennio molto prolifico in quanto a realizzazioni tra il 2002 ed il 2004. Di certo c’è che il dibattito sulla posizione di Brescia, a fronte di una conferma, rischia di essere un leit motiv ad ogni risultato negativo. Martedì, tuttavia, si saprà qualcosa in più.
Paolo Colzani
Sant’Angelo-Seregno 0-4
Sant’Angelo: Meioni; Tacconi, Patrini, Martignoni, Lanini; Dragoni, Di Paola (1′ s.t. Prencipe), A. Orlandini; Marchesetti (34′ s.t. Bonizzi), Russo (19′ s.t. Panin), Bigatti. A disp.: Raccagni, Amon, L. Orlandini e Lasme. All.: Falsettini
Seregno: Maggioni; Vangi, Gritti, Borin, Mureno; Buonanno, Selvatico, Di Lauri; Pellegata (26′ s.t. Giosuele); Cardinio (31′ s.t. Comi), Giangaspero (38′ s.t. D’Ascanio). A disp.: Colarieti, Viganò, Samaden e Tedeschi. All.: Brescia
Marcatori: 17′ e 37′ p.t. Cardinio (Se); 17′ s.t. Di Lauri (Se), 27′ Giangaspero (Se)
Arbitro: Sassanelli di Bari
Note: ammoniti Giangaspero (Se), Borin (Se) e Marchesetti (Sa) per gioco falloso, Selvatico (Se) per proteste e Patrini (Sa) per fallo di mano volontario. Calci d’angolo: 4-3 per il Seregno. Recuperi: 1′ p.t., 3′ s.t.