Brugherio dà il buon esempio«Test anti-droga per i politici»

Brugherio – I politici finiranno tutti sotto esame se la mozione del Pdl verrà accolta. I consiglieri Antonino Tumminello e Massimo Pirola, in accordo con i vertici del partito, hanno infatti deciso di mutuare una proposta dal panorama politico nazionale e di sottoporre consiglieri, sindaco e assessori di Brugherio ai test del capello e delle urine che rilevano il consumo di stupefacenti, anche a mesi di distanza. Naturalmente su base volontaria. La proposta è già stata scritta e discussa nel contesto di una riunione dei capigruppo.

Il prossimo step è il passaggio in consiglio comunale, previsto per il 19 novembre. «Ci tengo a precisare – ha detto Tumminello – che l’obiettivo principale della mozione che presenteremo è quello della prevenzione del consumo di droga nelle fasce giovanili. Nel testo sollecitiamo infatti l’amministrazione comunale a farsi promotrice di una campagna di sensibilizzazione per adolescenti e preadolescenti, nelle scuole, ma non solo».

L’idea di sottoporre i politici al test, poi, secondo i promotori della mozione, sarebbe una prova di trasparenza e correttezza, oltre che un modo per dare l’esempio. D’altra parte il Pdl a livello nazionale è stato tra i partiti più favorevoli ai test sugli onorevoli, suggerito dal ministro Carlo Giovanardi e caldeggiato da La Russa come da Alemanno.

Il metodo è semplice: un campione di urine e una ciocca di capelli sono sufficienti. Poi, attraverso il Gas-cromatografo, un’apparecchiatura che rileva e quantifica la presenza di determinate molecole, si può capire se il soggetto è negativo o positivo. «Penso che la cosa migliore da fare – ha spiegato Tuminello – sia quella di appendere in bacheca, presso il Comune, gli esiti dei test e l’elenco di chi invece non si è sottoposto. Perché ovviamente la nostra proposta non obbligherebbe nessuno a fare gli esami. Si tratterebbe di un test assolutamente volontario».

Nella riunione capigruppo dello scorso giovedì, l’idea ha riscosso qualche sorriso e qualche smorfia, ma senza sollevare l’agitazione che si è registrata a livello nazionale. Se il 19 novembre la mozione verrà accolta, quello di Brugherio sarà uno dei primi consigli comunali d’Italia ad aver seguito le orme del Parlamento, sottoponendo i politici al test antidroga. Ma probabilmente le voci fuori dal coro ci saranno e per i corridoi della politica qualcuna, informale, pronunciata a caldo, si è già sentita.
Valeria Pinoia