Brugherio – E dopo le condanne, scattano le manette. A una settimana esatta dalla sentenza d’Appello che ha ribaltato la pronuncia di primo grado riconoscendo il reato di associazione mafiosa in capo a Marcello Paparo e ad altre cinque persone, venerd mattina i carabinieri di Monza hanno fatto scattare le manette per tutti e sei i condannati. “Pericolo di fuga”, cos ha motivato la Corte d’Appello di Milano nelle ordinanze, e quindi carcere per Marcello Paparo, 46 anni, di Isola Capo Rizzzuto (Crotone), imprenditore, condannato a 12 anni e 7 mesi, che fino a ieri era ai domiciliari nella sua casa di Brugherio, per la figlia Luana, 21 anni, assolta in primo grado, e condannata a 4 anni e 8 mesi, per Romualdo Paparo (10 anni e 2), per Salvatore Paparo (7 anni e 2), verso il quale non era stata mai emessa alcuna misura, per Michele Ciulla (6 anni e 4), e per Carmelo La Porta (7 anni), considerato dall’accusa come l’anello di congiunzione tra i Paparo e le famiglie ‘ndranghetiste di Isola.
Gli avvocati difensori gridano allo “scandalo” e annunciano di voler impugnare immediatamente i provvedimenti al tribunale della Libert per chiedere la liberazione dei loro assistiti.