Briosco, morto sul lavoro: quattro condanne, un assolto

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Briosco – Quattro condanne ed una assoluzione, per la morte di Maurizio Beneventi, operaio trentaseienne di Costamasnaga, morto in un terribile incidente sul lavoro alla Cosmov di Briosco tre anni fa, quando cadde in una vasca piena di trielina. Due anni ciascuno, con la sospensione condizionale della pena, per i titolari, i fratelli Silvano e Giuseppe Motta, tre mesi, convertiti in pena pecuniaria per due operai dell’azienda accusati di favoreggiamento; assoluzione infine per Ettore Pesenti, difeso dall’avvocato Giulio Tagliabue, indicato erroneamente come responsabile della sicurezza. Questa la sentenza pronunciata lunedì dal giudice Giuseppina Barbara, del tribunale di Monza, che ha dimezzato le pene per i fratelli Motta, a fronte addirittura di una richiesta di condanna a quattro anni ciascuno, avanzata in sede di requisitoria dal pubblico ministero Manuela Massenz. Ai Motta, assistititi dall’avvocato Andrea Folco, sono state concesse le attenuanti generiche. Già risarciti prima dell’inizio del processo, invece, i familiari di Beneventi, che era padre di famiglia, i quali non si sono costituiti parte civile. Omicidio colposo l’accusa per i titolari, favoreggiamento, per non aver riferito la verità sulle circostanze in cui è morto il lavoratore, per i due operai.