Briosco, auto contro guard-railMuore architetto di 65 anni

Briosco, auto contro guard-railMuore architetto di 65 anni

Briosco – Non ce l’ha fatta Roberto Prati, il sessantacinquenne architetto di Milano che nella tarda serata dello scorso mercoledì, nell’imboccare il curvone di Briosco in direzione Monza, ha perso il controllo della sua Bmw 316 Compact. La vettura, forse per la pioggia battente, ha perso aderenza con l’asfalto e come impazzita prima ha sbattuto contro il guard-rail di sinistra, che divide i due sensi di marcia, poi ha concluso la sua corsa contro un’altra auto che procedeva sulla corsia accanto. Prati in seguito all’urto non ha mai ripreso conoscenza. All’arrivo dei soccorritori, era inerme sul volante. Trasportato a sirene spiegate all’ospedale di Lecco, è stato ricoverato intorno alle 20, un’ora e mezza dopo lo scontro. I medici l’hanno subito portato nel reparto di Neurorianimazione, tenuto sotto stretta osservazione per tutta la notte: è spirato attorno all’una di ieri, giovedì, per le gravi lesioni alla testa. Ora spetta agli uomini della polizia stradale di Seregno, intervenuti sul posto insieme ai carabinieri, ricostruire la dinamica del sinistro. Secondo le prime testimonianze raccolte sul luogo dell’impatto, venti minuti prima delle 19 Prati stava facendo rientro a Milano al volante della sua automobile quando, giunto in territorio di Briosco, all’altezza dello svincolo per Arosio, ha perso il controllo dell’auto per la pioggia e, forse, per l’alta velocità. La Bmw ha prima impattato contro il new-jersey al centro della superstrada e poi, di rimbalzo, è finita sulla prima corsia contro una Honda Civic condotta da una donna, K.M., 33 anni, residente a Barzago. Lo scontro è stato talmente violento che la Bmw è ritornata al centro delle due corsie di marcia, mentre la Civic è stata spinta a lato. Subito è stato chiesto aiuto. Sul posto sono intervenute due ambulanze del 118, una ha trasportato la barzaghese all’ospedale di Cantù. Per lei lo spavento è stato tanto, ma fortunatamente se la caverà con una manciata di giorni di forzato riposo. Sono invece apparse da subito gravissime le condizioni dell’architetto milanese. L’uomo era ancora vivo dopo lo scontro, ma era privo di sensi. I soccorritori hanno tentato a lungo di stabilizzarlo direttamente in superstrada per poi trasportarlo a sirene spiegate all’ospedale di Lecco, dove purtroppo la mattina seguente all’incidente è deceduto. In seguito allo scontro in Valassina, oltre alle due ambulanze erano intervenuti una squadra dei vigili del fuoco di Cantù, i carabinieri e gli agenti della stradale per regolare la viabilità ed effettuare i rilevamenti del caso. Il traffico, piuttosto intenso a quell’ora, ha subìto un brusco rallentamento. La situazione in superstrada è tornata alla normalità solo intorno alle 20, quando i mezzi coinvolti nel sinistro sono stati rimossi dal carroattrezzi e i feriti sono stati trasportati in ospedale.
Cristina Marzorati