Brianza: superstrade e tangenzialiNel 2008, 1.153 feriti e 12 morti

Brianza: superstrade e tangenzialiNel 2008, 1.153 feriti e 12 morti

Monza – In dodici mesi 820 incidenti, quasi 3 al giorno, 1153 feriti e 12 morti. Un bollettino di guerra quello registrato sui 110 chilometri del poker di superstrade e tangenziali che gravitano attorno a Monza.

I numeri: sulla Statale 36 (19,6 chilometri) gli incidenti sono stati 173, con 2 morti e 245 feriti. Sulla Statale dei Giovi (la Milano-Meda, 46,2 chilometri) gli incidenti sono stati 268, con 4 morti e 373 feriti; sui 13 chilometri della tangenziale Nord (che investe anche Nova Milanese e Monza) gli incidenti sono stati 121, con 2 morti e 168 feriti; infine, sulla tangenziale Est, (29,5 chilometri, interessato il Vimercatese) gli incidenti sono stati 258, con 4 morti, 367 feriti.

E il 2009 non è iniziato nel migliore dei modi: a gennaio è morto alla guida della sua moto nuova fiammante, appena ritirata dal concessionario, Alessandro Amato, infermiere di 37 anni, residente a Bregnano, in provincia di Como, che ha perso il controllo della sua Honda Cbr, all’uscita della tangenziale nord, all’altezza di Nova. Probabilmente è scivolato a causa dell’asfalto bagnato ed è andato a sbattere contro il guard rail morendo sul colpo. Dietro di lui, in auto, c’era il fratello, che lo seguiva dopo che, a Milano, aveva ritirato la moto e ha quindi assistito impotente alla tragica scena.

A febbraio in Valassina è deceduto Michele Pontoriero, 35 anni, impiegato residente con la moglie a Desio, in sella a una Ktm 999 Super Duke, mentre stava percorrendo l’uscita di Carate. Lieve il tamponamento contro una Renault Clio che lo precedeva, mortale e per certi versi sfortunato l’impatto con i paletti del guard-rail a margine strada. Pontoriero è deceduto sul colpo. Inutile l’atterraggio dell’elisoccorso levatosi in volo dall’ospedale di Niguarda a Milano. Alla guida dell’auto C.A., ventiseienne di Pioltello, che si era spostata leggermente sulla sinistra per evitare una buca.

Il 6 aprile, un morto e un ferito sulla Valassina. Complice l’alta velocità e, probabilmente, un tasso alcolico superiore al consentito Jon Laurentiu 32 anni di Berbenno (Sondrio) si è ribaltato con la sia Jeep Cherokee che ha preso fuoco. Nell’auto l’amico A.C.M. 34enne di Dazio (So) che è uscito dall’abitacolo poco prima che si sprigionassero le fiamme. I due viaggiano a folle velocità in direzione Lecco, dopo una serata trascorsa a Milano. All’altezza della lunga curva a destra in prossimità dell’uscita Desio-Nova, l’auto come impazzita colpisce il new-jersey con la fiancata sinistra e procede per una cinquantina di metri prima di ribaltarsi più volte e terminare la sua corsa nella corsia d’emergenza. Jon Laerentiu viene sbalzato fuori d’abitacolo, mentre l’amico riesce a uscire prima che la jeep prenda fuoco. Laurentiu, gravissimo, viene trasportato all’ospedale San Gerardo di Monza dove morirà all’alba.

Lo scorso 10 aprile alle due di notte sulla Milano Meda all’altezza di Paderno è invece morto un rodhense di 25 anni che insieme a quattro amici toornava da una serata trascorsa in un locale. Il ragazzo era alla guida di una Peugeout che si è scontrata con una Bmw e poi si è capottata. Il conducente è volato fuori dall’abitacolo, per sbattere poi violentemente a terra, sull’asfalto. I suoi amici, invece, sono rimasti incastrati tra le lamiere. Tre ragazzi erano riusciti ad uscire da soli dall’auto una ragazza, invece, è stata estratta dai vigili del fuoco alle 5 del mattino per poter estrarre la ragazza dalla Pegeout.