Brambilla si dimette da AssabCade la prima testa per il crac

Lunedì della scorsa settimana Edoardo Brambilla ha presentato le sue dimissioni dalla carica di presidente del consiglio di amministrazione di Assab, la municipalizzata che guida il polo sociosanitario di via Lecco.
Brambilla si dimette da AssabCade la prima testa per il crac

Agrate Brianza – Ha anticipato, e con ciò svuotato, il punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di martedì, quando la politica si preparava a mettere sul tavolo l’opportunità delle sue dimissioni. Lunedì, Edoardo Brambilla quelle dimissioni dalla carica di presidente del cda di Assab, la municipalizzata che guida il polo sociosanitario di via Lecco, le ha presentate di sua iniziativa, dopo essersi preso qualche giorno di riflessione. Non che la vicenda di Brianza Arreda, che vede Brambilla azionista al 50 percento, si intrecci in alcun modo con l’azienda speciale servizi, ma gli strascichi futuri della vicenda potrebbero appesantirne la presidenza.

A spiegare le ragioni di questa scelta è stato lo stesso Brambilla. Nella lettera di dimissioni, con effetto immediato, si è riferito a «eventi che mi hanno coinvolto personalmente e che non mi consentono di continuare questo impegno in modo sereno, mi vedo costretto con rammarico a rinunciare». Considerazioni che giovedì Brambilla, raggiunto al telefono, ha confermato, fornendo rapidi ragguagli sull’iter della vicenda di Brianza Arreda, rispetto alla quale si è sempre dichiarato estraneo. «L’istanza di fallimento? È pronta», ha detto, confermando che del socio o ex socio, Alessandro Villa, non ha più avuto notizie, «è sparito, non so più nulla».

Intanto, Brambilla incassa la riconoscenza del sindaco Ezio Colombo, della giunta e dell’intero arco delle forze consiliari per il lavoro svolto all’Assab. «La sua nomina risale al 2004 – ha detto il sindaco -. Edo in questi anni ha portato a completa realizzazione il polo sociosanitario, quello che ha fatto e che ha continuato a fare è sotto gli occhi di tutta la comunità, e si misura nel miglioramento qualitativo dell’assistenza sanitaria e dall’accessibilità ai servizi sanitari». Entro 30 giorni il sindaco dovrà procedere con una nuova nomina. Momento delicato, proprio in queste settimane Brambilla stava seguendo la stretta finale sulla partita dell’insediamento del centro sovracomunale di dialisi dell’azienda ospedaliera di Desio e Vimercate negli spazi ancora vuoti del polo di via Lecco, a chiudere una trattativa lunga e laboriosa.

«Uomo del fare nell’affrontare i problemi della comunità, a lui va un grazie grande e doveroso», ha detto Carlo Tresoldi di Forza Agrate, soffermandosi poi, con Pdl e Udc, sull’atto di grande responsabilità delle dimissioni volontarie. «Mi considero una persona a posto, sono sempre lo stesso, non sono cambiato – ha detto ieri Brambilla -. Ho peccato d’ingenuità nel dare fiducia a chi non la meritava ed è un errore nel quale, alla mia età, non sarei dovuto cadere».
A. Pra.