Bovisio, casa d’appuntamentiin via Marconi: piaceri cinesi

Bovisio – Una casa d’appuntamenti gestita da una donna cinese. L’hanno scoperta i carabinieri di Varedo, in un appartamento di via Marconi, in pieno centro città. Dopo giorni di appostamenti, giovedì scorso è scattato il blitz. Due militari si sono finti clienti e hanno sopreso una cinese di 35 anni “al lavoro”. La casa è stata posta sotto sequestro, mentre la donna che la gestiva, 41 anni, residente a Sesto San Giovanni, è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione.
L’operazione delle forze dell’ordine è iniziata una decina di giorni fa. Ad insospettire i carabinieri sono state alcune inserzioni pubblicitarie piuttosto ambigue, con indicato anche l’indirizzo di dove recarsi per vedere soddisfatti i propri desideri. Così sono scattate le indagini. I militari si sono appostati sotto l’appartamento di via Marconi. E hanno notato un via vai di gente sempre più sospetto. Giovedì hanno deciso di uscire allo scoperto.
Si sono finti clienti e sono entrati nell’appartamento: qui hanno trovato una cinese di 35 anni, residente a Rovigo, in accappatoio, dall’atteggiamento inequivocabile. Quando le hanno detto di essere carabinieri, la donna si è spaventata e ha ammesso tutto. Ha raccontato di lavorare in quella casa a luci rosse, dove, in cambio di prestazioni sessuali, guadagnava 50 euro a cliente. A capo dell’attività c’era una connazionale di 41 anni, di Sesto San Giovanni. I militari hanno accertato che l’appartamento è di proprietà di un italiano, che ha affittato regolarmente i locali alla donna straniera e che quindi risulta estraneo ai fatti. La cinese invece è finita nei guai: nei suoi confronti è partita una denuncia. La casa è stata chiusa. Al momento del blitz i carabinieri non hanno trovato nessun cliente, ma il sospetto è che fosse ben frequentata.

Paola Farina