Brugherio – Ha raggirato l’ennesima donna, ma i carabinieri di Brugherio lo hanno inchiodato e ora cercano anche il complice. Si tratta di un salvadoregno, classe 1986 e domiciliato a Pregnana Milanese. L’uomo sembra sia il responsabile almeno di uno dei numerosi casi di borseggio avvenuti nei parcheggi dei centri commerciali. Una raffica che da qualche tempo ha mostrato una costante: il trucco delle chiavi.
La tecnica è semplice e le chiavi sono solo una delle tante versioni del colpo. Mentre una cliente del centro commerciale di turno esce con le borse della spesa, il malvivente lascia cadere un mazzo di chiavi e poi le raccoglie chiedendo alla prede se non le abbia perse lei. Basta un attimo di distrazione perché il complice sia in grado di far sparire la borsetta, magari già appoggiata sul sedile del passeggero. Dopodiché, se non basta il contenuto del portafogli, il gatto e la volpe provano anche a far funzionare le carte di credito.
È quanto è successo la mattina del 31 dicembre al centro commerciale Kennedy di Brugherio dove il sudamericano fresco fresco di raid si è recato per cercare di prelevare con il bancomat dell’ultima malcapitata. I militari, impegnati in uno dei consueti servizi di controllo del territorio, hanno notato lo straniero e hanno deciso di controllarlo.
La verità è emersa in un baleno, a partire dal fatto che il bancomat non risultava intestato al giovane sudamericano ma a una donna brugherese di 48 anni. È lei la vittima del colpo messo a segno poco prima al Centro commerciale Carosello di Carugate.
Stava uscendo dal supermercato con le borse degli acquisti e il salvadoregno l’ha avvicinata e distratta col trucchetto. Quando poi si è allontanato, la brugherese si è accorta che dal sedile del passeggero mancava la borsetta con portafogli, documenti, cellulare e 150 euro in contanti.
Gli investigatori sono certi che sia stato un complice a far sparire la borsa e ora cercano anche lui. L’uomo, intanto, è stato inchiodato, grazie anche alle registrazioni delle telecamere del centro commerciale, acquisite dai militari. Immortalano il raggiro e non lasciano dubbi. Il sudamericano infatti è stato trattenuto in camera di sicurezza e processato per direttissima: la condanna è di 4 mesi, pena sospesa e liberazione immediata. Le indagini intanto proseguono, non solo per arrivare al complice, ma anche per verificare quanti colpi di questo genere siano addebitabili alla coppia.
Valeria Pinoia