Biassono, la Swk delocalizza55 lavoratori vanno in «cassa»

Biassono, la Swk delocalizza55 lavoratori vanno in «cassa»

Biassono – Si è concluso alle 17 di ieri lo sciopero di cinquantacinque lavoratori della Swk Utensilerie S.rl divisione Bostich, parte del gruppo Stanley, che dal mattino si erano posizionati davanti ai cancelli della ditta di via Parco 47, per dare visibilità alla loro vertenza, a seguito della volontà e decisione presa dall’azienda, di chiudere la parte produttiva e logistica, mantenendo solo quella commerciale.

La decisione di cessare la produzione del sito di Biassono, è stata ufficialmente comunicata dall’azienda alle Rsu e sindacati, lo scorso 19 marzo. Lo stabilimento, parte del comparto industriale di via Parco 47, si occupa della produzione di punti metallici, fissaggi, pistole pneumatiche spara chiodi.

“Noi non chiediamo la luna – ha spiegato Sergio Resmini, rappresentante Rsu – Fiom – ma almeno un incentivo all’esodo dignitoso e un’integrazione al salario della cassa integrazione straordinaria, per poter affrontare semplicemente la vita e i prossimi mesi che si prospettano. Apprezziamo il fatto che l’azienda sia disposta ad attivare gli ammortizzatori sociali, ma chiediamo qualcosa di concreto”.

La decisione di cessare la produzione del sito di Biassono, che attualmente conta circa 80 dipendenti tra operai e impiegati, giunge dopo una serie di ristrutturazioni interne all’azienda, l’ultima delle quali risale alla fine del 2009 con un accordo di mobilità su base volontaria per 36 dipendenti. Cambiamenti interni, che hanno interessato anche i siti di Fano, Varese, Figino e Monvalle.

“Dal 1997 al 2009 ci sono state 6 mobilità su base volontaria – ha raccontato un operaio – ci sono state ristrutturazioni interne e a noi è toccata la crisi per cessata attività. La produzione è stata spostata in Cina con un prodotto scadente rispetto al nostro, ma l’azienda ha sottolineato che la nostra materia prima costa come il prodotto finito e inscatolato che arriva dalla Cina”.

Il prossimo incontro con Confindustria, sindacati e i responsabili dell’azienda è fissato per lunedì 12 aprile. L’azienda dal canto suo, offre la piena disponibilità a trattare una qualsiasi altra strada possibile, per arrivare ad un accordo con i lavoratori. Oggi dalle 8 alle 9, i lavoratori hanno deciso di presidiare ancora il sito di Biassono, prima di riunirsi tra di loro per discutere possibili soluzioni e richieste da proporre in riunione lunedì.
Erica Sironi