Biassono – Pronto il progetto preliminare per il recupero di Cà Bossi, uno degli edifici di maggior pregio storico sito nel cuore del paese, all’angolo tra via Verri e via Umberto I. L’antico palazzo diventerà un polo culturale composto da un piano terra, un locale ammezzato e un primo piano. Lungo via Verri verrà creato un portico in sicurezza per il transito dei pedoni, per accedere sia alla corte interna sia alla sala polifunzionale del piano terra pensata per eventi culturali, artistici, incontri pubblici e conferenze.
Nell’ala sud è previsto un locale a disposizione del Gral, gruppo di ricerche archeostoriche del Lambro. Nella parte ovest, vicino al portone d’ingresso, verrà ricavato un front-office del distretto culturale della Provincia di Monza e Brianza, come punto informativo sugli edifici storici soggetti a recupero dei paesi del distretto (Bellusco, Cesano Maderno e Sulbiate). Nell’ala nord saranno ricavate due ampie sale polifunzionali sia al piano terra sia al primo piano. La piccola corte interna con pavimentazione in ciotolo di fiume, potrà essere utilizzata per rappresentazioni all’aperto, spettacoli teatrali, rassegne cinematografiche e concerti per l’estate. In inverno si potrà usufruire del porticato adiacente alla corte. Al termine della prima rampa dello scalone principale, è previsto l’accesso ad un monolocale (foresteria) con angolo cottura e bagno, quale residenza per artisti, curatori, relatori esterni giunti in paese per un evento culturale.
Un ampio scalone e un vano ascensore, porteranno al primo piano della villa, per una superficie lorda di circa 540 metri quadrati circa, da assegnare ad associazioni locali e spazi funzionali. “Si tratta di un progetto pensato fin dall’amministrazione De Biasio- spiega Silvano Meregalli, assessore ai Lavori pubblici- i fondi da reperire sono sempre stati tanti e i vincoli dettati dal Patto di Stabilità hanno bloccato diverse opere pubbliche. Ora grazie al finanziamento della Fondazione Cariplo e dalla convenzione del 2008 con l’azienda Rovagnati, ci sono le risorse per poter procedere”.
L’opera di ristrutturazione del costo totale di due milioni e mezzo di euro, verrà cofinanziato dalla Fondazione Cariplo per un milione di euro, mentre un’ altro milione giunge dall’azienda Rovagnati. I fondi mancanti pari a 500mila euro, verranno recuperati nel bilancio comunale. Ora si attende il parere della Soprintendenza dei Beni architettonici. Il cantiere potrebbe partire entro la fine del 2012.
Erica Sironi