Besana, motociclista ferito a GeraMorto l’amico che era con lui

Besana, motociclista ferito a GeraMorto l’amico che era con lui

Besana – E’ rimasto ferito in modo serio ma le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni. Un besanese di 37 anni è rimasto coinvolto, ieri pomeriggio attorno alle 16, in un tragico incidente stradale in cui ha perso la vita l’amico che viaggiava con lui a bordo della sua moto. La vittima si chiamava Francisco Ferreira Monelli, milanese di 30 anni di origini paraguaiane. Lo schianto è avvenuto sul ponte sull’Adda che collega la statale 36 alla 38, in territorio comunale di Gera Lario, al confine tra la provincia di Como e quelle di Lecco e Sondrio. Per cause che non sono ancora del tutto chiare, la moto sulla quale viaggiavano il besanese (che era alla guida) e l’amico di nazionale sudamericana è entrata in collisione con un’auto. Entrambi i mezzi erano diretti a Chiavenna. Monelli è parso subito gravissimo ai soccorritori intervenuti con l’elisoccorso del 118. Hanno tentato di rianimarlo sul posto, ma non c’è stato niente da fare. È morto in seguito a un gravissimo trauma cranico. Ferito il besanese, ricoverato all’ospedale di Gravedona. Illeso il conducente dell’auto. La dinamica è ancora al vaglio degli agenti della polizia stradale di Bellano e Sondrio, intervenuti sul luogo del mortale insieme ai vigili del fuoco di Morbegno e Dongo.

Proprio nello stesso punto, a febbraio, erano morte due donne di Chiavenna, al ritorno da una partita di basket dei propri figli: Raffaella Succetti e Loredana Miranda. Le due donne stavano percorrendo la statale 36 a Gera Lario. L’Opel Astra guidata dalla Succetti era in viaggio verso Chiavenna dopo una mattinata trascorsa a Olginate, nel Lecchese, per un torneo giovanile di pallacanestro con la selezione under 14 del Basket Chiavenna. Sulla statale 36 dello Spluga, tra il trivio di Fuentes e Nuova Olonio, in territorio comunale di Gera Lario, poco dopo avere superato il ponte sul fiume Adda, all’imbocco del rettilineo che porta verso la Valchiavenna, l’auto della Succetti si era scontrata con una Chevrolet Captiva condotta da un milanese. Era stato ricoverato anche un tredicenne (in prognosi riservata), mentre i due figli delle due donne erano stati a loro volta portati in ospedale, ma in condizioni non preoccupanti. Ieri, la morte del trentenne milanese. Si riapre quindi la polemica sulla pericolosità di questo tratto di strada. Tre mortali nel giro di neanche tre mesi.