Besana, maxitruffa a un sacerdoteIn 3 anni gli spillano 220mila euro

Truffato un sacerdote 80enne di Villa Raverio. Convinto d'aiutare un povero romeno, in tre anni si è visto svuotare il conto in banca di 220mila euro; si è rivolto ai carabinieri di Besana e uno dei due truffatori è stato arrestato.
Besana, maxitruffa a un sacerdoteIn 3 anni gli spillano 220mila euro

Besana Brianza – Il suon buon cuore l’ha portato dritto nella rete di una coppia di truffatori. Vittima è un sacerdote ottantenne residente a Villa Raverio, che convinto di aiutare un povero romeno, alla fine si è visto svuotare il conto in banca di ben 220mila euro. Un raggiro proseguito per tre lunghi anni e che si è interrotto solo quando il prete ha avuto il coraggio di parlare a un maresciallo della stazione di Besana.

Il militare ha convinto il pastore a collaborare e in settimana uno degli impostori è stato arrestato. Si tratta di un quarantasettenne di Gorno, in provincia di Bergamo, Angelo Baccanelli, che si è spacciato per avvocato. L’uomo si è presentato a Villa Raverio con la scusa di liquidare il debito contratto dal suo assistito, il povero romeno, peccato che chiedesse altri 20mila euro per la sua parcella e poi i due assegni dov’erano scritte le cifre da capogiro, sono risultati rubati il 28 aprile scorso al centro commerciale Orio Center di Bergamo, scippati a una donna.

Questo è l’epilogo, ma l’inizio della truffa risale a tre anni fa, quando il bergamasco e il romeno incrociano sulla loro strada il povero prete. A presentarsi sull’uscio della casa di Villa Raverio è lo straniero, racconta di essere padre di quattro figli, di faticare ad arrivare alla fine del mese. Il religioso, dedito alla beneficenza, non ci pensa due volte ad allungargli cento euro. Passano i giorni, il romeno è nuovamente in paese, incontra il prete, pretende altri soldi e così per settimane, mesi, sino a quando le richieste diventano ingenti. Ha bisogno di 7mila euro per comprare la macchina? La vittima non ci pensa due volte e allunga il denaro. Non ha lavoro, ma vorrebbe tanto diventare un padroncino?

Per farlo deve comprare un furgone e allora bussa alla porta del pastore, che nuovamente preleva dal suo conto corrente. Il vero colpo da maestro però risale a qualche mese fa, quando la Romania è colpita da una violenta alluvione. Il romeno ritorna a Villa Raverio e forte della cronaca internazionale, piange disperato raccontando l’ultima sfortuna: la forza della natura aveva spazzato via la casa degli anziani genitori, che poveretti ora erano senza un tetto. Il sacerdote cosa fa? Allunga un altro assegno e questa volta gli euro sono migliaia. Finalmente il prete racconta tutto a un maresciallo dei carabinieri della caserma di via Rivabella.

L’uomo dell’Arma l’ascolta con attenzione e al tempo stesso gli fa capire che quell’uomo l’ha truffato: per tutti questi anni ha finto di essere povero, arricchendosi alle sue spalle. Il sacerdote decide di collaborare e in settimana il sedicente avvocato, che in passato avrebbe contribuito alla truffa contattando telefonicamente la vittima, si presenta a Villa Raverio, vuole saldare il debito dell’assistito e tenta di perpetrare il raggiro, chiedendo 20mila euro di parcella. Questa volta non ci sono soldi, solo le manette.
Cristina Marzorati