Besana, la processione?Passa in mezzo al Luna Park

Besana, la processione?Passa in mezzo al Luna Park

Besana – Il Santo Crocifisso a due passi dalle giostre. E’ l’imbarazzante situazione che hanno vissuto ieri, domenica, i fedeli besanesi arrivati come sempre numerosissimi nella basilica romanica minore di piazza Umberto I per la processione della festa patronale. Sul suo sito, “Insieme per Besana” dell’ex sindaco Sergio Cazzaniga, che già aveva espresso il proprio durissimo giudizio giovedì scorso, all’installazione delle giostre in piazza (un ritorno dopo sessant’anni), pubblica una foto eloquente e rincara la dose: «La croce passa e le giostre continuano a girare e a far rumore senza che nessuno intervenga. Ma la giunta Gatti non aveva promesso “massimo rispetto” per le celebrazioni? Forse intendeva le celebrazioni del paese dei balocchi (e chissenefrega di quelle religiose)».

La polemica – «Le giostre in piazza – così il gruppo di opposizione all’indomani dell’arrivo del Luna park in piazza Umberto I – sono una vera offesa alla città di Besana in occasione della festa patronale del Santo Crocifisso. Il Sindaco Gatti (che ha la delega all’arredo urbano, nda) dimostra l’alto senso di rispetto nei confronti dei fedeli besanesi che frequentano la basilica. E chissà che cosa pensano i combattenti e reduci e le loro famiglie della scarsa attenzione al monumento ai caduti. Per non parlare dei parametri di sicurezza che non ci sembrano ottimali. Ora i besanesi sanno perché il sindaco Cazzaniga non ha mai concesso, per esempio, lo svolgimento di attività di motociclismo free-style nella piazza: Insieme per Besana ha sempre avuto a cuore la sicurezza dei cittadini e il decoro della piazza Umberto I, valutando con attenzione quali eventi potevano essere ospitati e quali invece dovevano avere una collocazione più consona. E che ora nessuno si permetta di inventarsi scuse pietose del tipo "non c’era un altro posto": le giostre potevano essere collocate nel parcheggio vicino alla stazione ferroviaria e/o nello spazio comunale in fondo a via Ferrario. Certo, sarebbe stata necessaria una riduzione del numero delle attrazioni o delle loro dimensioni, ma non sarebbero mancate per questo le occasioni di sano divertimento per grandi e piccoli, senza per questo danneggiare lo spirito essenzialmente religioso della festa patronale».

Processione a rischio – Polemica politica a parte, l’installazione delle giostre aveva rischiato di far scoppiare anche l’incidente diplomatico tra amministrazione comunale e parrocchia. Rispetto all’accordo preso tra l’assessore Ermo Gallenda e il prevosto don Francesco Cameroni, sono infatti arrivate più giostre del previsto, che erano “sconfinate” sul piazzale della basilica e avevano costretto la Parrocchia (che giovedì era pronta a cancellare l’appuntamento) a ridisegnate in extremis il percorso della processione domenicale dietro la garanzia che balocchi e attrazioni avessero inserito il “silenziatore” durante le funzioni religiose. Così non è stato.

Don Massimo non le manda a dire
– Commenta il coadiutore parrocchiale don Massimo Donghi: «Non so se l’anno prossimo ci sarà o meno la processione del Crocifisso. Io spero di sì. Senz’altro se le condizioni sono quelle di domenica non credo sia opportuno pastoralmente e spiritualmente farla. Questo per il semplice fatto che da quando è nata la Comunità Pastorale abbiamo diminuito le sante messe nelle sei parrocchie, ed anche rivisto le veglie funebri e altro proprio per qualificare le celebrazioni. Sarebbe un controsenso riproporre la processione del Crocifisso in mezzo al Luna Park. Senza accennare anche allo scontato e obiettivo disturbo durante l’incontro su don Gnocchi, durante le confessioni, durante l’adorazione al Crocifisso, durante le sante messe festive. Questo non per fare polemica ma forse andrebbe saggiamente rivista la decisione o il presunto accordo su questa posizione delle giostre (almeno durante i giorni della festa del Crocifisso)».
Alessandra Botto Rossa