Besana, allarme bancomat clonatiI soldi prelevati in Sudafrica

Besana – Tifosi sfegatati vanno a vedere i Mondiali in Sudafrica a spese dei besanesi. Sono oltre una ventina, al momento, le persone che nell’arco di pochi giorni hanno sporto denuncia ai carabinieri per utilizzo fraudolento e clonazione della tessera bancomat o della carta di credito. Nei giorni scorsi al Banco di Desio e della Brianza di via Vittorio Emanuele è scattato l’allarme. Immediata la segnalazione ai clienti, che alla spicciolata stanno sfilando in caserma per sporgere denuncia e avviare la pratica per il rimborso. Amara sorpresa, sull’estratto conto, per i clienti che ora sfilano dai carabinieri per le denunce: prelievi e pagamenti effettuati all’estero tramite la carta di credito. Le “vittime”, che come detto hanno sporto denuncia alla locale stazione di via Rivabella sono, al momento, poco più di una ventina, ma la truffa potrebbe coinvolgere più clienti della filiale besanese, che possono essersi recati anche altrove per denunciare l’accaduto. Per capire la reale entità della frode bisognerà aspettare ancora un po’, il tempo necessario perché ai titolari della carte contraffatte e all’istituto di credito arrivino tutti i movimenti indebitamente effettuati.
Prelievi in Sudafrica – Alcuni correntisti si sono visti addebitati prelievi effettuati a distanza di poco tempo all’estero, dal Sudafrica, ma anche in Romania. Alcuni prelievi sarebbero stati effettuati direttamente a Joannesburg o in altre città del Continente nero che sta ospitando Mondiali. L’istituto di credito ha provveduto immediatamente a bloccare le tessere, tenendo monitorate le operazioni. Indagano i Carabinieri, che per il momento mantengono il più stretto riserbo sull’indagine. Le carte potrebbero anche non essere state clonate allo sportello bancomat della filiale besanese. Non risulterebbero infatti tracce di apparecchi applicati sulla tastiera, anche se i truffatori potrebbero aver installato e poi accuratamente rimosso piccoli marchingegni elettronici vicino alla fessura in cui si inserisce la carta, in modo da poter leggere e memorizzare i dati con cui poi effettuare i prelievi di contante. Sono diverse, ornai, le tecniche usate dai malviventi per i lori fini. In alcuni casi, una telecamerina installata sullo sportello bancomat registra il codice mentre i clienti lo digitano e le carte vengono così clonate in una o più copie e liberamente utilizzate da terzi per effettuare pagamenti o prelevare soldi contanti.
E’ stato un hacker? – Potrebbero però essere entrati in azione hacker nel sistema telematico della banca. Ma non è escluso che tutti i clienti coinvolti abbiano usato le loro carte nello stesso punto vendita e che proprio lì siano stati carpiti i dati. Nel caso del correntisti besanesi i prelievi, anche abbastanza recenti, sarebbero stati di poche centinaia di euro per volta. A questi, però, vanno aggiunti i pagamenti effettuati senza che il proprietario della carta se ne sia accorto. Le indagini per risalire ai responsabili della truffa sono in corso. Episodi come questi sono ricorrenti: risalgono a pochi mesi fa denunce ai carabinieri della stazione di Carate da parte di una quindicina di clienti del Credito Artigiano di Verano, che si sono ritrovati con ammanchi di qualche centinaia di euro dal proprio conto corrente. Anche in questo caso con le carte clonate sono stati effettuati prelievi in circuiti internazionali.
Alessandra Botto Rossa