Brugherio – Indagini della squadra mobile della polizia di Milano in corso sul clamoroso ritrovamento di armi da guerra in un appartamento del quartiere Baraggia. Per la vicenda è tornato in carcere Ulisse Panetta, 52 anni, pregiudicato, già condannato nel 1995 a 25 anni di reclusione per omicidio, e dall’anno 2009, in libertà vigilata. Originario di Placanica (comune in provincia di Reggio Calabria) e coinvolto in passato in alcune inchieste di ‘ndrangheta, è finito in manette nella notte tra domenica e lunedì dalla polizia del capoluogo. Panetta, è stato arrestato insieme ad un complice di 30 anni, cittadino romeno, Razvan Svigner, anche lui pregiudicato, con l’accusa di porto abusivo e detenzione di armi da guerra.
Panetta nascondeva in casa un mitragliatore Heckler & Koch Mp5, di produzione tedesca, e un fucile d’assalto. Gli agenti hanno bloccato i due pregiudicati in via Agordat, a Milano, dopo un breve inseguimento in auto, prolungatosi per un tratto di circa mezzo chilometro. Panetta e Svigner, viaggiavano su una Opel Meriva, quando sono stati avvicinati dagli agenti della volante intorno all’1,30 per un controllo. Invece che fermarsi all’alt impartito dai poliziotti, si sono dati alla fuga. I due avevano le armi in macchina. Appena partiti a gran velocità, hanno gettato fuori dal finestrino due pistole Beretta calibro 22, con il numero di matricola abraso. Ma il peggio, per i due, doveva ancora arrivare. Gli agenti hanno faticato non poco per risalire all’abitazione di Baraggia occupata dai due. E di lì a poco avrebbero scoperto il perché.
Durante la perquisizione dell’appartamento di Brugherio, nascosti sotto il letto sono stati scoperti il mitragliatore, un fucile d’assalto di fabbricazione russa, 150 munizioni, un silenziatore, e un passamontagna. Panetta, attualmente, risultava destinatario di un provvedimento della magistratura, perché avrebbe dovuto trascorrere un anno di misura detentiva attenuata, presso una casa lavoro a Milano. Oltre che per il possesso delle armi, Panetta è finito nei guai anche per documenti falsi. La polizia, infatti, gli ha trovato addosso anche una carta d’identità contraffatta, con le generalità di un altro pregiudicato residente a Ravenna. Le armi sequestrate, sono state trasmesse alla polizia scientifica per gli accertamenti del caso. Il nome di Ulisse Panetta, era comparso nelle comparso nelle cronache calabresi nei primi anni ’90, per un omicidio commesso nel suo paese d’origine.
Federico Berni