Paderno Dugnano –Omicidio colposo, traffico illecito di rifiuti e violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono le accuse per cui è finito in carcere oggi Giovanni Merlino, titolare della Eureco di Paderno Dugnano dove il 4 novembre dello scorso anno, a seguito di un’esplosione, morirono 4 operai mentre 3 rimasero gravemente feriti. Al termine delle indagini, coordinate dalla Procura di Monza e dalla Procura Distrettuale Antimafia di Milano, stamattina i carabinieri di Desio e del nucleo operativo ecologico di Milano hanno eseguito nei confronti dell’imprenditore un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Secondo gli investigatori, Merlino sarebbe stato pienamente consapevole delle gravi carenze di sicurezza del suo impianto e avrebbe smaltito illecitamente i rifiuti pericolosi, ai fini di lucro.
Arrestato il titolare dell’EurecoNell’esplosione morti 4 operai
A distanza di poco più di un anno dalla drammatica esplosione è arrivato il provvedimento nei confronti del titolare dell'azienda: omicidio colposo, traffico illecito di rifiuti e violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro

Dalle indagini è emerso che l’incendio si sviluppò a causa delle miscelazioni non autorizzate, a cui il titolare sottoponeva i rifiuti pericolosi, manipolati dagli operai in violazione delle normative di sicurezza. In base alle ricostruzioni, l’imprenditore ritirava i rifiuti dalle aziende che pagavano regolarmente per lo smaltimento. Quelli speciali e pericolosi non li conferiva però alle discariche autorizzate: li faceva trattare dai suoi operai pur non avendo nessuna autorizzazione e li faceva portare nelle discariche normali, pagando quindi meno La frode fiscale che riguardava altre società collegate all’attività dell’Eureco ha già portato nell’agosto scorso a tre arresti della Guardia di finanza. Una magra consolazione per i parenti delle vittime, Sergio Scapolan, , 63 anni, Leonard Shehu, 38 anni, Salvatore Catalano 55 anni, Harun Zequiri, 38 anni.
P.F.