Angela Reitano, passione violino

Angela Reitano, passione violino

Monza – Oggi incontriamo Angela Reitano, musicista, concertista, insegnante di educazione musicale alla scuola media Elisa Sala di Monza e autrice del primo manuale per imparare a suonare il violino da autodidatta.
Il suo volume ("Metodo di violino autodidatta", editore Volonté), fresco di stampa, è risultato il secondo libro musicale più venduto nella settimana dall’8 al 15 marzo nella classifica delle vendite stilata dal sito www.webster.it subito dopo l’autobiografia "In pArte Morgan" di un’altra celebrity monzese: Marco Castoldi, alias Morgan ora impegnato a scovare talenti nella fortunata trasmissione televisiva X-factor.
Una vita legata alla musica quella di Angela Reitano, che inizia a 5 anni lo studio del violino, guidata da papà Franco, per poi diplomarsi in violino e tromba. Con il padre e quattro dei cinque fratelli ha creato la band "Scacco Matto". Un’esperienza entusiasmante che Angela cerca di trasmettere ai suoi alunni in classe. Perchè -come ripete spesso – ascoltare la musica è bello,ma "fare" la propria musica è davvero un’esperienza importante per tutti, soprattutto per ragazzi in crescita.
Una precisazione per chi ci legge. Angela è nipote del compianto Mino Reitano a cui era legatissima. Proprio per l’amore e il rispetto verso lo zio non ha voluto parlarne in questa lunga intervista. Condividiamo e rispettiamo la sua scelta.

Ha studiato violino, viola,tromba e canto. Ha un padre musicista, un marito musicista e quattro fratelli che suonano ognuno uno strumento diverso.  Basta questo per raccontare Angela Reitano, divisa tra l’amore per la musica e quello per la sua grande famiglia .
Lei ha un curriculum che lascia senza parole. Come è riuscita a fare così tanto?
“Merito di mio padre che è musicista e compositore. A cinque anni ha iniziato a farmi studiare pianoforte che è una buona base per studiare qualsiasi strumento. Poi per ogni figlio è riuscito ad individuare lo strumento più adatto”.
Come ha fatto?
“Fin da piccoli ci ha sempre fatto ascoltare tanta musica, poi,in base alla indole e al carattere ha cercato di proporci strumenti diversi”.
A lei cosa è toccato?
“Il violino e la viola. Poi ho studiato anche tromba e canto per coprire un’esigenza del nostro gruppo musicale”.
Agli altri fratelli?
“Ho una sorella, Genny che è arpista a Vienna, Rocco è pianista e compositore, Enzo è cantante, bassista e violoncellista, Mino è batterista e violinista e ha fatto da modello per il mio libro”.
Parliamo del suo metodo per lo studio del violino autodidatta. E’ davvero possibile imparare da soli?
“Sì. Per tutti gli strumenti esistono sul mercato dei manuali da autodidatta, ma finora per il violino non esisteva niente del genere. Così ho pensato di colmare questa lacuna con un volume che spiega passo a passo lo studio del violino. Insieme al libro c’è un cd audio che può servire sia per l’ascolto dei brani che per la riproduzione degli esercizi”.
Lei insegna in una scuola media. Proporrebbe il violino ai suoi alunni?
“Il metodo che ho illustrato è adatto anche per un corso base con un insegnante. Nella scuola secondaria di primo grado è impensabile proporre lo studio del violino soprattutto perché non è uno strumento con costi alla portata di tutti come il flauto. Ai miei alunni comunque cerco di proporre diversi strumenti come il flauto,la chitarra,la tastiera. E’importante che negli anni della crescita i ragazzi capiscano come è bello fare musica e imparino uno strumento che li accompagnerà per la vita”.
Torniamo al suo metodo per imparare a suonare il violino. Quale strumento consiglia?
“Diciamo subito che per un buon violino da studio bisogna preventivare una spesa non inferiore ai 300 euro”.
E’ vero che è riuscita a parlare di musica anche nella sua tesi di laurea in Scienze politiche?
“Sì. Sembra incredibile,ma sono riuscita a lavorare su un tema che mi è molto caro: il Festival di Sanremo come evento comunicativo".
Quale è la sua musica del cuore?
“Non ho una canzone in particolare,tutta la musica è bella. Sono attratta dalla melodia, dal testo,amo Puccini e Verdi,quando canto mi ispiro a Liza Minelli,Barbara Streisand, Aretha Franklin”
Lei vive in una famiglia di musicisti. La tradizione continua?
“Ho una bimba,Gaia,di 3 anni. Il nonno le sta insegnando pianoforte e lei adora cantare”
Buon sangue non mente.
Rosella Redaelli