Chiedono al sindaco di Albiate, Diego Confalonieri, quali sono i rischi derivanti dalla presenza di eternit in paese. E lo stanno facendo con una raccolta firme iniziata dai cittadini albiatesi preoccupati per la presenza sul territorio di molti edifici con coperture in eternit. Nelle petizione si fa in particolare riferimento alla zona di via Marconi e alla adiacente via Silvio Pellico, dove -proprio dietro il Santuario di San Fermo (centro paese) – è situato un ex deposito, abbandonato da molti anni al degrado più completo che, dicono i firmatari, «desta grande preoccupazione perché rappresenta una situazione di grave rischio per la presenza di lastre di eternit danneggiate e deteriorate al punto da far temere l’eventuale dispersione di fibre tossiche nell’ambiente e nelle abitazioni circostanti».
A preoccupare i cittadini è anche la situazione di via Boccaccio «dove è presente una vasta area di 3200mq», così come «tanti altri edifici sparsi sul territorio comunale». Ad avviare la petizione l’albiatese Enrico Sala che chiede al Comune se «è al corrente del pericolo che situazioni come quelle descritte possono rappresentare per la salute dei cittadini», se «è stata effettuata una ricognizione», se «sono stati effettuati controlli sulla eventuale dispersione di fibre tossiche nell’ambiente da parte dell’Asl» ed, eventualmente, «quali provvedimenti sono stati adottati nel frattempo o si vogliono adottare e con quale tempistica».
«Ci sembrano domande legittime – spiega Sala – che richiedono risposte accurate, perché riteniamo di aver diritto ad essere immediatamente avvertiti della situazione rilevata, degli eventuali pericoli o essere rassicurati che le varie situazioni sono sotto controllo e che non c’è rischio alcuno per la nostra salute, quella dei nostri familiari, specialmente dei più piccoli». La petizione, in corso, dovrebbe essere presentata al sindaco Diego Confalonieri entro fine gennaio.