Allarme rientrato per i lavoratori,ma Frette medita di andarsene

Concorezzo – Niente mobilità, ma cassa integrazione straordinaria; niente trasferimento a Milano, ma nella vicina Monza. L’incontro tra i rappresentanti sindacali dei dipendenti dello storico marchio del tessile e il vertice aziendale ha prodotto due clamorose novità. Dal punto di vista più contingente, è rientrato l’allarme per la richiesta di messa in mobilità di 35 dipendenti dello stabilimento di Concorezzo paventato due settimane fa.

Frette ha accondisceso anche alla seconda richiesta avanzata dalle sigle sindacali, ovvero ha reso disponibili i dati degli ultimi bilanci che saranno adesso vagliati con cura. Una ristrutturazione che potrebbe passare anche da uno spostamento di sede. Sul tavolo della trattativa Enrico Marinelli, Ceo Frette, ha infatti annunciato che la direzione ha individuato a Monza, e non Milano come si è sempe ipotizzato, l’area alternativa sulla quale, qualora non andassero a buon fine le trattative tra l’immobiliare proprietaria dell’area e l’amministrazione comunale per la riconversione dei vecchi capannoni ormai vuoti, si andrà a posare l’aquila di Frette.