Aicurzio: rubò soldi al comuneL’ex ragioniera deve risarcire

Aicurzio – «Non potevano non sapere». Il sindaco Baraggia è stato categorico. «Abbiamo indubbiamente una responsabilità politica – si difende Cereda – ma non una responsabilità materiale. E questo lo confermano le sentenze».

La questione è quella ormai famosa della sottrazione di fondi alle casse del comune di Aicurzio da parte dell’ex ragioniera. La polemica si è riaperta a fronte della sentenza che la corte dei conti ha depositato: la donna dovrà restituire 450mila euro. «Il metodo utilizzato per togliere i soldi dalle casse comunali è stato complesso – spiega il primo cittadino Matteo Baraggia – erano state modificate moltissime voci di bilancio cosicché si potessero creare dei serbatoi dai quali prelevare i soldi». Un metodo che ha fruttato alla ex dipendente diverse centinaia di migliaia di euro. Euro che venivano regolarmente “girati”, in modo illegale, all’azienda del marito, anch’egli condannato nella causa penale. Tra l’altro anche la banca che assicurava il servizio di tesoreria al comune di Aicurzio è stata condannata: pagherà 150mila euro.

«Se la precedente amministrazione di Progresso e solidarietà – continua Baraggia – avesse svolto il proprio compito di vigilanza amministrativa questo non sarebbe successo. Da quando ho ricoperto la carica di sindaco, mi sono accorto che qualcosa non andava nel giro di un mese». Dal canto suo replica Cereda: «La materia è complessa – spiega – e poi la ragioniera aveva architettato un piano ben congeniato tanto che neanche i revisori dei conti si sono mai accorti di niente. Se non ce l’hanno fatta loro mi chiedo come avremmo potuto farlo noi». Per quanto riguarda la causa civile invece si aspettano ancora i giudizi della corte. Il procedimento penale si era concluso tre anni fa con il patteggiamento della funzionaria e di suo marito: entrambi hanno avuto una pena comminata con la libertà condizionale.
Lorenzo Merignati