A Lentate si lavora dopo il rogoAnche la «Memoplastic» distrutta

A Lentate si lavora dopo il rogoAnche la «Memoplastic» distrutta

Lentate sul Seveso – Nessuna interruzione dell’attività. Sono tornati al lavoro mercoledì pomeriggio gli impiegati della «Ltm logistica», l’azienda teatro di un pauroso e devastante incendio che ha distrutto un intero capannone dove erano stipati elettrodomestici e biciclette pronti per essere spediti a destinazione. Il rogo è scoppiato martedì sera intorno alle 20 e ci sono volute più di dodici ore agli oltre 100 vigili del fuoco giunti sul posto da tutta la Lombardia, per avere ragione del rogo. I vigili hanno potuto avventurarsi all’interno dei capannoni sventrati dalle fiamme solo mercoledì, constatando, in buona sostanza, la totale distruzione del magazzino.

La dinamica – Dai primi rilievi compiuti sembra che, a scatenare la furia delle fiamme, sia stato un fatto accidentale. Forse un mozzicone di sigaretta lanciato per sbaglio verso del materiale infiammabile. Le fiamme sono divampate da un portico esterno al capannone, dove erano ammucchiati dei bancali pronti a essere caricati sui treni. Poi si sono propagate sul tetto che, franando all’interno del capannone, ha alimentato ulteriormente il rogo con il materiale stoccato all’interno. Ora, come detto, gli operai sono già tornati al lavoro è già si sta progettando la demolizione completa del capannone bruciato e la sua ricostruzione.

Memoplastic
– La «Ltm logistica» non è stata, purtroppo, l’unica azienda coinvolta nell’incidente. Anche la «Memoplastic», ditta specializzata nella produzione di parti plastiche e di componentistica per i cruscotti delle auto della Fiat, è andata completamente distrutta. Il tetto, contiguo con quella del capannone logistico, ha fatto da conduttore all’incendio, bruciando e cadendo all’interno dell’unità produttiva. Le fiamme sono divampate rapidamente, distruggendo 9 macchinari per un valore di quasi 3 milioni di euro, oltre al capannone e al prodotto finito.