No, non sarà Sandro Nesta l’allenatore del Monza in Serie B, qualora dovesse materializzarsi la retrocessione. Dal punto di vista contrattuale, l’accordo annuale prevedeva rinnovo solamente in caso di salvezza e in generale non sembrano esserci le condizioni per proseguire. Recentemente il tecnico laziale ha avuto un confronto anche con l’amministratore delegato Adriano Galliani. Niente di particolare, cose di campo, da una parte la critica per i pochi punti raccolti dall’altra il biasimo per le cessioni importanti nel mercato di gennaio. Non che prima, a dire il vero, le cose andassero particolarmente bene. Sicuramente la squadra era in corsa, perdeva poco e dava l’impressione di avere più possibilità. Ma tant’è.
Serie A: il toto allenatore per il Monza in B
Per l’anno prossimo, per come stanno ora le cose, il Monza dovrà cercare un nuovo allenatore. In realtà un tecnico ce l’avrebbe già sotto contratto ed anche per lunga durata, sino al giugno del 2027, a 500mila euro a stagione. Salvatore Bocchetti però ha fallito nelle sette presenze sulla panchina biancorossa, sei sconfitte. Riproporlo indispettirebbe non poco la piazza.
Nella testa della dirigenza poi ci sono profili diversi. Il primo nome della lista è Andrea Pirlo. L’ex Milan e campione del Mondo nel 2006 ha la stima di Galliani da tempo. Quando fu selezionato dalla Juve prima per l’Under13 e subito dopo per la prima squadra ebbe a dire: «È un predestinato». L’avrebbe voluto anche al Monza in B e poi l’inverno scorso è stato contatto per sostituire Nesta. Alla Sampdoria guadagnava 650mila euro e il contratto scade a giugno.
Altro nome nell’elenco è quello di Alberto Gilardino, ma dopo la buona esperienza al Genoa, l’altro ex Milan sta studiando dai migliori in Europa e ambisce ad una panchina di Serie A. Ad oggi è difficile dire che tipo di ambizioni avrà il Monza in Cadetteria. Per diversi fattori. Il primo è più una questione di orgoglio, difficilmente Adriano Galliani e la stessa Fininvest vorranno un altro anno di delusioni. La questione è anche economica, al primo anno c’è il paracadute ad agevolare la risalita. Se per la proprietà il ritorno in Serie A è da farsi solamente a determinate condizioni, ovvero ripulendo i conti e cercando di renderlo il più sostenibile possibile, è altrettanto vero che l’Ad cercherà di lavorare per avere le migliori risorse possibili in campo.
Serie A: nessuna novità sull’ipotesi cessione
Tutte questioni in divenire che sarebbero ovviamente superate da una cessione delle quote. Gli americani di Gamco non hanno chiuso definitivamente la porta, ma aggiornamenti, al momento, non ce ne sono.