Serie A, il punto tattico: come giocherà il nuovo Monza di Palladino 

Ritmo, aggressività, pressione per il Monza di Palladino. Come giocheranno i biancorossi col nuovo mister.
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Raffaele Palladino, a destra, con Adriano Galliani foto Buzzi/Ac Monza

Nella sua esperienza in Primavera2, chiusa l’anno scorso con l’uscita ai quarti di finale playoff dopo aver pareggiato 2-2 nel doppio confronto con il Parma e ripresa quest’anno con un nettissimo 5-2 ai danni dell’Alessandria nella prima giornata, mister Palladino ha utilizzato sia la difesa a 4 nel modulo identificabile con il nome di “albero di Natale” sia la difesa a 3 con la variante del trio d’attacco solitamente schierato con due trequartisti a ridosso del centravanti di turno.

Serie A, il punto tattico: ritmo, aggressività, pressione

Prima dei moduli però saranno importanti i principi, che possono racchiudersi in poche parole: ritmo, aggressività, pressione. Tutte caratteristiche volte ad un rapido recupero palla e una costante verticalizzazione verso gli ultimi venti/trenta metri del campo. I dettami sono quelli imparati dai maestri Gasperini e Juric in particolare, come da lui stesso ammesso durante la presentazione di mercoledì.

Serie A, il punto tattico: in caso di 3-4-2-1

Per trasportare il tutto nella rosa attuale del Monza non serve nemmeno troppa fantasia. In caso di 3-4-2-1, la difesa è già disegnata con il trio titolare Marlon, Pablo Marì, Izzo. Poche alternative e anche quelle poche difficilmente possono soppiantare i titolari senza problemi di infortuni. A centrocampo, sulle fasce Carlos Augusto sicuramente a sinistra e Birindelli parte favorito a destra, anche se la maggior esperienza di Molina potrebbe tornare utile. Al centro si parte dall’idea di utilizzare il binomio Sensi-Rovella. E se fisicamente gli altissimi standard della Serie A andranno raggiunti con il tempo, tecnicamente sono già oggi un’ottima combinazione. Le mezze punte non possono che essere Caprari sul centrosinistra e Pessina sul centrodestra. Hanno già giocato in quella posizione, anzi hanno già reso al meglio in quella posizione, nelle precedenti esperienze a Verona con l’Hellas e Bergamo con l’Atalanta. In attesa di recuperare D’Alessandro, le alternative sono Mota Carvalho sul centrosinistra e Colpani sul centrodestra. Davanti il centravanti designato sarà Petagna e sempre l’attaccante portoghese come opzione mobile oppure Gytkjaer come opzione di ruolo.

Serie A, il punto tattico: due mezze punte e 5-4-1

Avere due mezze punte, al contrario di quello che si pensa, aiuta ad equilibrare il centrocampo, perché in fase di rientro il modulo può trasformarsi in 5-4-1, perché i trequartisti di turno possono andare a pressare le fonti di gioco avversarie e perché si crea un’evidente densità di uomini in una particolare nonché delicata porzione di campo.

Serie A, il punto tattico: in caso di difesa a 4

Se Palladino dovesse optare per la difesa a 4, l’allargamento di Marlon sulla destra è qualcosa più di un’opzione. L’ha già fatto al Sassuolo e allo Shaktar e soprattutto garantirebbe solidità ad un reparto martoriato in quest’inizio di campionato. A centrocampo però servirebbe l’inserimento di una mezzala in più. Rientrerebbe nei giochi Ranocchia che con Colpani rappresenta la gioventù nel ruolo, più indietro Valoti e Machin, dando per scontati Rovella perno del reparto e Sensi mezzala titolare. Davanti il tridente è sovrapponibile, anzi con la copertura di un centrocampo a tre potrebbe diventare anche più interessante. Questo è quanto consente la rosa oggi, ma tutto potrebbe cambiare, nuovamente, con il mercato di gennaio.