I prezzi dell’oro hanno raggiunto lunedì il livello più basso in più di tre settimane, spinti da un dollaro forte e dall’attesa di ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense per affrontare l’impennata dell’inflazione.
Dopo aver toccato il minimo dal 28 luglio a $1.743,83 nelle prime contrattazioni asiatiche, l’oro spot è crollato dello 0,1% a $1.746,06 per oncia alle 01:31 GMT. La scorsa settimana il metallo ha perso quasi il 3%.
A $1.758,80, i futures sull’oro USA erano in calo dello 0,2%.
L’oro è diventato più costoso per gli acquirenti che detengono altre valute, poiché il dollaro è aumentato dello 0,1%, raggiungendo un nuovo massimo rispetto ai suoi rivali.
Gli economisti intervistati da Reuters prevedono che a settembre la Fed alzerà i tassi di interesse di 50 punti base a causa dei crescenti timori di recessione e della convinzione che l’inflazione abbia raggiunto il suo picco.
Attualmente, gli operatori stimano una probabilità del 46,5% che i tassi aumentino di 75 punti base a settembre e una probabilità del 53,5% che aumentino di 50 punti base.
Secondo quanto dichiarato da alcuni dirigenti la scorsa settimana, la banca centrale statunitense deve continuare ad aumentare i prezzi dei prestiti per ridurre l’elevato tasso di inflazione.
Clicca qui per aprire un conto demo eToro e imparare a fare CFD Trading>>>è gratis
L’aumento dei tassi d’interesse statunitensi ha un impatto significativo sull’oro perché aumenta il costo opportunità di possedere il metallo che non rende.
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, nel suo discorso di venerdì alla conferenza annuale delle banche centrali mondiali a Jackson Hole, Wyoming, sarà il punto focale dell’attenzione questa settimana.
Secondo SPDR, Gold Trust, il più grande ETF aurifero a livello globale, ha visto aumentare le proprie disponibilità a 989,01 tonnellate dalle 985,83 tonnellate del giorno precedente.
Mentre i volumi sono stati inferiori in altri hub asiatici, la scorsa settimana la domanda di oro è aumentata in India, quando i prezzi interni sono scesi ai minimi di oltre due settimane.
L’argento spot è aumentato dello 0,2% raggiungendo i 19,06 dollari l’oncia, il platino è sceso dello 0,3% a 893,38 dollari, mentre il palladio è salito dello 0,2% a 2.129,21 dollari.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.