«Io l’avevo detto, eravate voi giornalisti a non crederci». A una settimana dalla fine del suo decennio alla guida di Villasanta, Luca Ornago racconta i suoi dieci anni da sindaco e parte con una precisazione. «Non lascio la lista Cittadini per Villasanta, per ora sono ancora presidente e resterò comunque uno dei fondatori. Non intendo continuare però a fare politica in modo attivo, e dopo il 10 giugno mi dedicherò al trasloco».
Villasanta, il sindaco Ornago e la pandemia
Avrebbe continuato a fare il sindaco, quello sì, se il governo avesse proposto agli amministratori che si sono trovati a gestire l’emergenza Covid, di proseguire l’incarico per altri due anni. «A causa della pandemia tutti noi sindaci abbiamo dovuto accantonare i nostri progetti per affrontare un’emergenza che nessuno avrebbe potuto mai immaginare. Due anni sono tanti, è come se io avessi avuto a disposizione solo otto anni per fare quanto promesso e non dieci». Ma tant’è, e ora, a una settimana dal voto che consegnerà al paese un nuovo sindaco, è tempo di bilanci.
Villasanta, il sindaco Ornago e il palazzo comunale
«Mi resta un grande rammarico. Non aver avuto il tempo per sistemare il palazzo comunale. Quando ci siamo insediati nel 2014 i locali dell’Urp al piano terra erano già intaccati dalla muffa. Avevamo iniziato un’analisi per la deumidificazione ma in corso d’opera ci siamo accorti che il progetto sarebbe stato più complesso e costoso del previsto. Poi è arrivato il Covid e ha bloccato tutto». La riqualificazione di quei locali, brutto biglietto da visita per chi entra dall’ingresso secondario, con i muri ancora scrostati, sarà quindi una delle prime questioni a cui mettere mano. O almeno è quello che Ornago si augura. «Penso che il mio successore dovrà dedicarsi subito anche alla riorganizzazione della macchina comunale. Dieci anni fa i dipendenti del municipio erano cento, oggi sono ottanta, e con questi numeri diventa più difficile organizzare il lavoro».
Villasanta, il sindaco Ornago e il lavoro di un decennio
Una carenza di personale che spesso ha rallentato le incombenze burocratiche, come per il rinnovo del bando per l’Astrolabio e quello per il centro sportivo. «Non basta l’indirizzo politico, servono procedure tecniche. Per questi due bandi la parte politica è conclusa. Il bando per l’Astrolabio è prorogato a settembre e per il centro sportivo abbiamo agganciato la legge sull’affidamento diretto e stiamo approfondendo la parte tecnico legale».
Questioni che hanno portato molte critiche da parte della minoranza, fuori e dentro l’aula del consiglio. «La cosa che più mi fa male è quando ci accusano di essere arroganti perché davvero non lo siamo. Svilire dieci anni di governo del paese dicendo che non si è fatto niente significa sottovalutare l’intelligenza dei villasantesi solo perché siamo in campagna elettorale. Abbiamo stanziato oltre due milioni e mezzo per la manutenzione delle scuole, chiuso il cantiere di piazza Pavese, realizzato il nuovo spogliatoio al centro sportivo e aperto il centro civico Elio e Barbara, piazza Europa, la riqualificazione della stazione, piazza Canova e via Buonarroti prima aree abbandonate e oggi verde a disposizione dei cittadini, la nuova sede dei vigili, il biciplan, l’approvazione del pgt conforme alle norme regionali e provinciali. Me ne vado con il sorriso. Abbiamo lavorato tanto e bene».