Il sindaco di Senago, Magda Beretta, porta in giunta il suo unico avversario alle elezioni del giugno 2022. Giuseppe Sofo, l’altro candidato sindaco alle elezioni di tre anni fa, sostituirà Milena Magnani come assessore a Scuola, Cultura, Biblioteca e Protezione civile. Mentre Beretta manterrà la delega a Tutela degli animali. Dopo poco più di sette mesi, Magnani dà le dimissioni e apre uno scenario assolutamente inedito, almeno per gli ultimi anni della vita politica locale.
Senago: la minoranza passa col sindaco, il colpo di scena prima dell’assestamento di bilancio
L’ennesimo colpo di scena a Senago si consuma nelle ore precedenti l’assestamento di Bilancio, obbligatorio per legge entro il 31 luglio: «Alle 19.59 del 29 luglio, a pochi minuti dalla seduta del consiglio – spiega il sindaco – abbiamo avuto comunicazione che il Gruppo Misto non si sarebbe presentato in aula», e di fatto avrebbe mandato a casa la giunta Beretta. Come da regolamento sarebbe subentrato un commissario, come avvenuto anche altrove anche recentemente, fino alla convocazione delle elezioni. Ma la giunta Beretta evidentemente aveva in serbo questa ennesima mossa dell’ingresso di parte della minoranza nelle vesti della lista civica, entrata che è stata annunciata in apertura di consiglio.
Senago: la minoranza passa col sindaco, il candidato sconfitto Sofo al posto della dimissionaria Magnani
Con il mese di agosto quindi, Sofo, il diretto e unico avversario alle elezioni del 2022 entrerà in maggioranza e entrerà in giunta con le deleghe lasciate vacanti dalla figura dimissionaria. Alle 14.30 del 30 luglio, Sofo ha firmato l’ingresso in maggioranza contestualmente con le dimissioni di Magnani. A dare l’annuncio è stata la stessa prima cittadina, prima dell’inizio dell’ultima seduta dell’ultimo consiglio comunale prima della pausa estiva: ha presentato l’ingresso in maggioranza della lista civica “Vivere Senago” quindi dei consiglieri Roberta Nava, Davide Giuseppe Bergami e Enrico Chiesa, figura storica quest’ultima, del centrosinistra a Senago.
Questa scelta di fatto salva ancora una volta la giunta Beretta, che è rimasta costantemente in bilico fin dalla formazione del gruppo misto dei 5 dissidenti, rimasti sempre formalmente in maggioranza ma che ha iniziato a votare in astensione fin dal momento della sua nascita.
«Siamo stati dirompenti – commenta soddisfatto il consigliere Chiesa, appena entrato in maggioranza – Il Pd senaghese ci accusa di disfattismo e ribadiscono di rimanere all’opposizione, ma siamo gli unici che, come lista civica in questi anni hanno fatto l’unica opposizione seria. Abbiamo dovuto scegliere se fare cadere tutto, assecondando 5 “scappati di casa” oppure mostrare responsabilità. Abbiamo optato per quest’ultima soluzione». Il gruppo misto da parte sua, motiva questo forfait riconducendolo alle perplessità dei revisori dei conti in sede di liquidazione della multiservizi comunale che è in fase di scioglimento: di fronte alle riserve e alla possibilità di un danno erariale e per altri dubbi, i 5 del gruppo misto hanno deciso di procedere non partecipando alla seduta.