Regione: Sassoli in Regione torna sui banchi della maggioranza

Cambio in Regione: Martina Sassoli è confluita nella maggioranza di centrodestra. La scelta è stata ufficializzata dall'interessata.
Martina Sassoli presentazione lista Letizia Moratti
Martina Sassoli presentazione lista Letizia Moratti

La voce, nell’aria da tempo, è stata ufficializzata mercoledì pomeriggio: Martina Sassoli è confluita nella maggioranza di centrodestra che governa la Regione. La consigliera monzese, che al Pirellone è stata eletta come candidata di Lombardia Migliore, costituita nel 2023 da Letizia Moratti aggregando anche il Terzo Polo per sfidare sia Attilio Fontana sia il democratico Pierfrancesco Majorino, ha deciso di staccarsi dalle minoranze in virtù dell’accordo che potrebbe portare alla nascita di una federazione tra la formazione e Noi Moderati.

Regione: Sassoli in Regione torna sui banchi della maggioranza, preferita «la responsabilità alla retorica»

«Ho scelto la responsabilità alla retorica – ha dichiarato – Restare fermi all’opposizione per principio non serve né ai cittadini né alla comunità, soprattutto quando da mesi il presidente Fontana e molti dei suoi assessori hanno raccolto, abbracciato e rilanciato le nostre battaglie, una su tutte il prolungamento di M5 fino a Monza».
Il passaggio rappresenta l’evoluzione di un percorso avviato parecchi mesi fa: Sassoli, la scorsa primavera è entrata ufficialmente tra le fila di Noi Moderati, che rappresenta in consiglio comunale insieme a Francesco Cirillo con cui nell’autunno del 2022 ha abbandonato Forza Italia.
«Entrare in maggioranza non è un riposizionamento, ma un atto di coerenza con la mia visione pragmatica della politica: meno bandiere, più soluzioni, più azioni per i cittadini e per i territori. Noi Moderati nasce proprio per questo: moderare gli estremismi e costruire risultati concreti. E io sono qui per questo, pronta a farlo».

Regione: Sassoli in Regione torna sui banchi della maggioranza, i piani di lettura della scelta

Il nuovo transito, ufficializzato il 15 ottobre, può essere letto su più piani: punterebbe sia a rafforzare l’ala moderata all’interno del centrodestra anche in vista delle prossime elezioni amministrative e regionali, sia a tamponare le mire degli azzurri, allettati dalla tentazione di reclamare qualche nuova poltrona dentro e fuori la giunta.