Lombardia, esenzione dal ticket sanitario per le donne vittime di violenza: sì alla mozione unitaria, la Lega duplica

Le vittime di violenza di genere residenti in Lombardia e assistite dai centri dedicati non dovranno pagare i ticket sanitari per le cure legate agli abusi.
Politica Alessia Villa
Politica Alessia Villa

Le vittime di violenza di genere residenti in Lombardia e assistite dai centri dedicati non dovranno pagare i ticket sanitari per le cure legate agli abusi subiti: lo ha deciso il consiglio regionale che martedì 4 marzo ha approvato all’unanimità una mozione unitaria in cui sono confluite le proposte presentate dalla brianzola Alessia Villa di Fratelli d’Italia e dalla democratica Paola Bocci. Il provvedimento, che si rifà a uno simile varato dal Veneto, prevede la gratuità fino a tre anni per una serie di visite, tra cui quelle ginecologiche, infettivologiche, psicologiche e psichiatriche, chieste da tutte le vittime di violenza. non solo dalle donne. L’esenzione verrà estesa agli orfani di femminicidio.

Lombardia, esenzione dal ticket sanitario per le donne vittime di violenza: la mozione della Lega

L’aula ha votato anche una mozione simile, firmata dal leghista Alessandro Corbetta, che prevede la gratuità delle cure espressamente per le donne. «Lanciamo bel segnale di vicinanza e di sostegno, specie in vista dell’8 marzo – ha affermato il capogruppo del Carroccio – secondo i dati Istat il 31,5% delle donne italiane ha subito qualche forma di violenza fisica o psicologica».

«Spiace che la Lega non abbia voluto sottoscrivere un testo unitario – ha commentato Alessia Villaoggi diamo un segnale concreto di solidarietà alle vittime: nel 2023 i 57 centri antiviolenza lombardi hanno preso in carico circa seimila donne, di cui circa il 70% italiane e la metà con figli minori» perlopiù vittime di abusi in famiglia.