Si era presentato come Superman che al comando della sua Lista civica avrebbe risolto i problemi dell’universo lissonese. Anzi come Marchionne. Chiudendo gli occhi, con molta fantasia (molta), sembrava proprio lui. Il manager italo-canadese decisionista, iperaziendalista. Un Mario Draghi nostrano insomma. Poi però gli occhi li aprivi e ti trovavi davanti a Roberto Perego. E superman si trasformava in Charlie Brown con il guantone da baseball sulla collinetta in perenne rincorsa della vittoria.
Politica: uno spirito che si rinnova sempre di speranza
Nonostante collezionasse un fiasco dopo l’altro, ogni volta il Marchionne di via Porta, saliva sul monte di lancio. Che per lui è lo scranno del Consiglio comunale. Con il guanto in mano e il cappello da baseball calato sugli occhi, il suo spirito si rinnovava sempre di speranza.
Politica: un comportamento degno di Ionesco
Durante l’ultimo Consiglio comunale uno degli spettacoli più assurdi a cui abbia mai assistito. Neanche Ionesco avrebbe saputo fare meglio di lui. Ma poco importa. Ora il nostro ha una corrispondenza “di amorosi sensi con la Lega”. È quasi Natale. L’albero della politica è sempre stato ricco di palle e di doni. Ma ora sappiamo cosa regalargli. Un maglioncino. Di cashmere blu. Come Marchionne.