Jenny Arienti, candidata alla Camera per il Pd: una passione per la politica nata in famiglia

L'avvocato 36enne di Desio, ex consigliere e assessore nella giunta di centrosinistra di Roberto Corti, ha accettato la candidatura alla Camera

Folgorata da Walter Veltroni. «Era il 2010 quando l’ex segretario del Pd ed ex sindaco di Roma arrivò a Desio per parlare ai giovani democratici. L’allora 24enne Jenny Arienti era una di loro e proprio quel giorno decise che la politica sarebbe stata la sua vita». Dodici anni dopo l’avvocato 36enne ha accettato la candidatura per la Camera dei Deputati e correrà alle elezioni nazionali del 25 settembre per i Democratici di Monza e Brianza. In tanti anni ha maturato una vasta esperienza nei due mandati del sindaco, Roberto Corti, prima come consigliere comunale, poi come assessore a lavoro, attività produttive e commercio.

Jenny Arienti, dove affondano le radici del suo impegno politico?

«Ho respirato la passione per la politica in famiglia. Mio padre, Salvatore, è stato sempre impegnato attivamente nel centrosinistra. E mio nonno, Gaetano, ex lavoratore Autobianchi, era iscritto al Pci mentre mia nonna Rosetta era un’elettrice della Dc. Da loro ho imparato che fare politica vuol dire impegnarsi per migliorare la comunità in cui vivi».

Che aria si respirava, quando hai mosso i primi passi della tua carriera politica?

«Allora, come ora, non erano momenti facili. La Brianza era stata travolta dall’operazione Infinito, che aveva svelato quanto la ‘ndrangheta fosse ramificata negli affari e nelle istituzioni lombarde. A Desio la giunta era caduta per sospette infiltrazioni mafiose e il sindaco Roberto Corti incarnava una voglia di riscatto e di legalità di una città onesta, laboriosa e ferita».

Oggi, nell’era della sfiducia e della tentazione dell’astensionismo, come fare a convincere gli elettori ad andare a votare?

«Posso dire con orgoglio di aver convinto svariate centinaia di desiani – in particolare giovani – a presentarsi alle urne. Ci riesci quando fai capire che la politica ascolta le loro domande e dimostri che nelle nostre proposte c’è una risposta concreta ai loro problemi».

Tu sei giovane: quali sono i problemi che oggi assillano i giovani brianzoli?

«Le difficoltà economiche. I contratti precari e gli stipendi troppo bassi impediscono di acquistare una casa o di formare una famiglia. E chi ha un figlio, spesso paga 800 euro per l’asilo nido del bambino e magari guadagna 1000 euro al mese. I giovani sentono il problema della meritocrazia. Hanno la sensazione di non essere valorizzati in base alle loro qualità».

Lei ha formato una famiglia con Andrea Villa, vicesindaco di Desio e assessore provinciale della Lega. Come fate a fare convivere una passione politica così opposta?

«La nostra famiglia è fondata sulla condivisione degli stessi valori. Poi, ho un enorme rispetto per Andrea ma… sa che per lui non voterei mai».