Elezioni a Lesmo: querele e polemiche su piazza Dante

Scontro totale tra i candidati sindaci per una delibera di giunta per riqualificare la piazza Dante

È bastata una delibera di giunta del Comune di Lesmo per scatenare una polemica infinita e anche una querela nella campagna elettorale arrivata ai titoli di coda. L’amministrazione uscente con il sindaco Roberto Antonioli ha adottato a pochi giorni dal voto un piano integrato per la trasformazione dell’area dell’ex scuola elementare di piazza Dante prevedendo l’abbattimento non solo del vecchio plesso, ma anche delle strutture intorno ad eccezione dell’ex municipio per realizzare lo slargo che manca al paese con annesso un parcheggio sotterraneo sperando di identificare un privato che lo faccia in cambio della costruzione di un insediamento residenziale e commerciale.

Elezioni a Lesmo: la delibera di giunta e la reazione di Desiderati

Tutto ciò ha acceso la miccia elettorale tanto che il candidato sindaco Marco Desiderati di Si può fare ha diffuso un volantino in cui racconta di una colata di cemento di 20mila metri cubi. Lo stesso ex borgomastro ha anche affermato che “Lesmo Amica svende il territorio a un operatore per costruire 60 appartamenti per fare la piazza e dove andranno a finire le associazioni che si trovano nelle vecchie scuole se l’edificio verrà demolito? Lesmo Amica è brava a fare il gioco delle tre carte”.

Elezioni a Lesmo: la replica di Montorio e Lesmo Amica e la querela a Desiderati

L’attuale amministrazione e il candidato sindaco di Lesmo Amica Francesco Montorio hanno affidato il loro commento a un comunicato in cui si sottolinea l’infondatezza delle notizie diffuse da Desiderati.” Lesmo Amica non si è mai prestata a questo tipo di giochetti. Ridicolo che le accuse arrivino da chi voleva asfaltare California”. Inoltre Montorio ha ribadito che “la riqualificazione della piazza avverrà solo attraverso un concorso di idee con la partecipazione dei cittadini e la delibera di giunta non ci vincola”. Mentre il sindaco Antonioli e l’assessore Pino Franchini hanno querelato Desiderati.

Elezioni a Lesmo: il commento di Ghezzi e Zita

C’è poi chi si limita a parlare di “un progetto follia” come Tino Ghezzi di Idea Lesmo. Mentre è più tecnico Luca Zita candidato sindaco di Uniti per Zita che osserva come “se la questione assume la forma di delibera (come sembra essere), la stessa è stata effettuata in contrasto con le previsioni di cui all’art 38.5 del tuel, poiché risalente al 31 maggio 2022 e quindi successiva alla pubblicazione del decreto con cui sono state fissate le consultazioni amministrative locali”. L’attuale consigliere di minoranza evidenzia anche che “il piano integrato non risulta inserito del documento programmatico delle opere pubbliche né risulta vi sia la necessaria copertura finanziaria. Se invece assume la forma di mera determina, riteniamo che la stessa non sia un atto vincolante, rimarcando comunque la sua piena consumabilità’, poiché assume mero carattere di propaganda elettorale diretta a rappresentare alla collettività (a ridosso delle elezioni) interventi di dubbia realizzazione, avendo Lesmo Amica diretto, in buona sostanza, tutte le risorse dell’ente al progetto della bibliomediateca”.