Un entiusiasmo contagioso per le politica, nato fin da quando a 12 anni fu eletto presidente del consiglio comunale dei ragazzi a Desio e oggi, a 24 anni, lo ha spinto a essere uno dei giovani emergenti dei Democratici in Brianza. Federico Pilastro, sei alla tua prima crisi amministrativa a Desio. Come stai vivendola, da giovane desiano?
Trovarsi dinanzi a una crisi amministrativa non è mai una cosa positiva, indipendentemente da chi sia il sindaco decaduto. Una caduta presuppone che la città venga gestita da un commissario che si occupi dell’ordinaria amministrazione.
Tuttavia era un’azione necessaria per il bene di Desio, che ora deve essere ricostruita. L’interruzione di questa fallimentare amministrazione ci consentirà di tornare a lavorare immediatamente per la costruzione di futuri progetti concreti per la nostra città.
Il Pd di Desio ha sempre espresso una critica serrata alla Giunta Gargiulo: riesci a sintetizzare che cosa, per un giovane democratico, era insoddisfacente della Giunta di centrodestra?


Sottolineo che non solo il Pd ha espresso critiche serrate alla giunta Gargiulo: bastava frequentare le piazze o parlare con le persone per notare l’evidente malcontento che i cittadini lamentavano. Desio era evidentemente immobile: i consiglieri comunali del partito democratico e della coalizione di centrosinistra hanno sempre portato in aula il malcontento delle persone attraverso emendamenti puntualmente respinti, spesso nemmeno discussi. La politica dovrebbe essere progettualità e visione futura per il bene della città, cosa che nell’amministrazione Gargiulo è totalmente mancata; si è evidentemente parlato più di posti che di progetti.
Per “Federico giovane desiano” sono mancati progetti che riguardano la nostra fascia d’età: banalmente i giovani chiedono spazi in cui studiare o lavorare a distanza, o luoghi in cui svolgere attività ricreative. Il vero problema è che ad oggi Desio non offre un’alternativa e i giovani ragazzi finiscono spesso vittima della noia.
Ora per i Democratici desiani si apre di nuovo la possibilità di riprendere il governo della città: quali sono le proposte che faresti per fare finalmente svoltare Desio?
Partendo dal presupposto che per i giovani non è stato pensato né proposto niente, sarebbe opportuno partire dalla base: programmare attività pensate per ragazze e ragazzi; sistemare il centro sportivo desiano e i campi pubblici di pallacanestro, pallavolo e calcio (alcuni di questi ancora danneggiati a seguito del temporale di quasi due anni fa!); costruire un’area feste dove incentivare per esempio attività di street food; istituire luoghi di incontro culturale tra cui aree studio o spazi di lavoro; infine un tema a me molto caro, reintrodurre il consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze per re-incentivare la partecipazione giovanile alle attività concrete della città.
Perché l’idea di città del Pd è superiore a quella del centrodestra?
Il partito democratico non ha la pretesa di imporre che la propria visione sia superiore a quella del centrodestra. Saranno i cittadini a dover valutare la nostra proposta, frutto della coalizione di centrosinistra.
Detto ciò, ci sono senza dubbio delle diversità: il PD punta ad una vera e propria partecipazione cittadina: la visione di città è un progetto condiviso tra amministratori e cittadini, ridando voce anche ai comitati di quartiere (la cui libertà la giunta Gargiulo aveva tentato di limitare togliendo loro possibilità di operare), valorizzando le associazioni e tutte quelle realtà che sono effettive risorse per Desio. Proponiamo una città sostenibile e al contempo attrattiva, che sappia valorizzare anche le attività commerciali. Che Desio torni ad essere un luogo di riferimento anche per gli abitanti di altri comuni, con mostre ed eventi di aggregazione (si veda parco Tittoni o le mostre di villa Longoni).