Brugherio: Scivoletto (Pc) spera nelle elezioni comunali anticipate

L'esponente del Partito Comunista Emmanuele Scivoletto pensa già alle prossime elezioni a Brugherio addirittura anticipate.

A Brugherio a sinistra c’è già chi vorrebbe accendere i motori per la campagna elettorale: nei prossimi giorni Emmanuele Scivoletto del Partito Comunista inviterà Alleanza Progressista e Unione Popolare a riflettere sulle modalità con cui prepararsi alla prossima tornata perché è convinto, e non è il solo, che il centrodestra non riuscirà a terminare il mandato quinquennale. I brugheresi, ipotizza, potrebbero essere chiamati al voto prima del 2028 e, di questo passo, il centrosinistra rischierebbe di arrivare impreparato a un’eventuale elezione anticipata.
«Per ora – afferma – mi rivolgerò ad AP e a UP perché i nostri programmi sulla questione energetica e su quella ambientale sono simili: sarebbe stupido correre divisi con il rischio di disperdere i voti. Potremmo presentare una unica lista, che racchiuda i simboli di tutti, come ha fatto nel 2023 Alleanza Progressista: in questo modo potremmo portare in consiglio anche due o tre rappresentanti».

Brugherio: Scivoletto (Pc) e i contrasti col Pd

Aspetterà, invece, ad allargare il confronto al Partito democratico e alla civica Brugherio è tua che, a suo dire, non stanno facendo un’opposizione adeguatamente severa: «Il Pd – attacca Scivoletto – è convinto che se la giunta di Roberto Assi dovesse cadere i cittadini voteranno il centrosinistra. Non è, invece, una dinamica automatica: per conquistare la fiducia occorre stare sul territorio con banchetti e iniziative, come ha fatto Bpe che un anno prima delle amministrative ha iniziato a battere tutti i quartieri con i suoi banchetti».
«La gente ci vedrà presto per le strade – replica il democratico Damiano Chirico – in quanto avvieremo anche a Brugherio la raccolta firme per chiedere l’abolizione della legge regionale sulla sanità. In consiglio comunale stiamo presidiando temi importanti quali la salute, su cui abbiamo messo in difficoltà la maggioranza che non ha votato in modo univoco. A breve ci occuperemo di parità di genere e di mobilità».I democratici non sembrano troppo interessati all’uscita dalla Lega di Irina Neagu: «I cambi di casacca non sono più infrequenti – commenta Chirico – mi inquieta di più che dopo oltre un mese non sia ancora stato nominato un nuovo assessore alle politiche sociali. Assi criticava Marco Troiano perché accentrava troppe deleghe e lui sta facendo altrettanto: notiamo sempre più una continuità sulle cose sbagliate della passata amministrazione. Il centrodestra ha promesso che avrebbe superato la politica sanzionatoria e ora potrebbe multare chi si presenterà al XXV Aprile con la bandiera sbagliata»