Una platea più ampia di partecipanti e la possibilità di esprimere pareri, seppur non vincolanti per l’amministrazione, su atti strategici che avranno un impatto sui quartieri: sono tra le novità della nuova versione del regolamento delle consulte approvato dalla giunta monzese. Il documento, frutto di dieci mesi di lavoro, dovrebbe approdare in consiglio comunale all’inizio del 2024. «La revisione – afferma il sindaco Paolo Pilotto – era nel nostro programma di mandato».
«Abbiamo esaminato ogni articolo a un tavolo di lavoro formato da un rappresentante per ciascuna delle dieci consulte – spiega l’assessore Andreina Fumagalli – in sette riunioni ci siamo confrontati sui punti rimasti sospesi. Il nuovo strumento favorirà la partecipazione: estenderemo la possibilità di aderire alle assemblee alle scuole, agli oratori e a chi non risiede nel quartiere» ma che ha qualche legame con il rione magari perché i figli frequentano lì le scuole. Le maglie più larghe dovrebbero consentire di incrementare gli attuali 286 cittadini attivi iscritti e le 88 tra associazioni, comitati ed enti del terzo settore: «La vera sfida – prosegue la Fumagalli – è quella di intercettare altre associazioni» in grado di portare negli organismi uno spaccato delle istanze della popolazione e di fare da «antenne sul territorio».
La funzione consultiva permetterà alle assemblee di inviare all’amministrazione opinioni su progetti urbanistici, su opere pubbliche e su piani legati alla viabilità oltre che di presentare proposte per migliorare i servizi e promuovere iniziative culturali, ricreative e sportive. Il Comune agevolerà l’organizzazione di feste di quartiere ed eventi pubblici snellendo la parte burocratica e individuerà un esperto in processi partecipativi che fornirà consulenza e garantirà la mediazione all’interno dei gruppi.