Villasanta, un futuro per l’ex Carrier: lo scouting passa anche dal “Cittadino”

Per trovare investitori disposti a reindustrializzare l’ex area Carrier di Villasanta, la Vertus srl sta usando anche Top 500, l’elenco delle migliori aziende pubblicato dal nostro settimanale.
Villasanta, un futuro per l’ex Carrier: lo scouting passa anche dal “Cittadino”

Top 500, l’eccellenza manifatturiera brianzola, diventa una nuova riserva di caccia per chi sta cercando di salvare lo stabilimento Carrier di Villasanta. Il grande evento promosso di recente dal Cittadino di Monza ha infatti attirato l’interesse della Vertus srl, agenzia milanese specializzata nei processi di reindustrializzazione; la multinazionale americana dei condizionatori l’ha incaricata di trovare compratori per il sito brianzolo ormai dismesso e per i suoi dipendenti, una sessantina sui 212 che vi operavano prima del trasferimento delle linee in Repubblica Ceca.

L’impegno sul processo di reindustrializzazione è parte integrante di quell’accordo sindacale raggiunto dopo mesi di trattative. Da lì, nell’aprile 2014, ha preso le mosse il lavoro di scouting della Vertus che in settimana ha arricchito il ventaglio dei contatti proprio grazie a Top 500. «Il nostro lavoro di ricerca e analisi si articola quotidianamente -hanno spiegato i due fondatori Alessandro Ielo e Massimiliano Zandonini Gutris dalla sede milanese di via Sant’Orsola- ogni giorno teniamo sott’occhio le operazioni societarie, con particolare attenzione a quelle di imprese più vicine al territorio brianzolo. Top 500 ci ha fornito un nuovo elenco. Operata una scrematura ed eliminate le realtà troppo piccole, già contattate o inadatte per ragioni settoriali, abbiamo comunque individuato qualche decina di nominativi sui quali stiamo lavorando».

Le aziende selezionate

Il nuovo bacino si aggiunge a una lunghissima lista elaborata dagli esperti dopo un intenso lavoro di analisi sullo stabilimento e sul profilo del personale. «Sono un migliaio le aziende selezionate e contattate -hanno riferito da Vertus- hanno dimensioni medie, sedi in tutta Italia e sono attive nei settori compatibili con lo stabilimento di Villasanta: metalmeccanica, logistica, lavorazioni in campo elettrico/elettromeccanico. Al momento sono due le realtà interessate, il dialogo è in corso». Nessun dettaglio sull’identità dei possibili compratori, le operazioni in questi casi richiederebbero il più elevato livello di discrezione. L’agenzia comunque ha una visione positiva: «L’incarico affidatoci da Carrier scade in aprile, contiamo per allora di avere delle risposte». L’operazione non è semplice, spiegano i due titolari, anche perché la ricca e produttiva Lombardia non brillerebbe in Italia per distribuzione di fondi agevolati ed altre forme di incentivazione, «bisognerebbe capire invece -dice Zandonini Gutris- che gli incentivi sulla reinduistrializzazione sono in grado di scongiurare la massiccia delocalizzazione», «e di mantenere in Italia quella cultura del fare e quella produzione artigianale in cui siamo così forti», aggiunge Ielo.

Lo scoglio delle dimensioni

L’altro scoglio nel processo di scouting, ovvero l’enorme dimensione dello stabilimento, è stato invece superato con una lottizzazione dell’area in tre comparti. La parte centrale resta la più appetibile con 16mila metri quadri di produttivo e 5mila di uffici. Potrebbe accogliere realtà con un fatturato che si aggira sui 20 milioni di euro. Le altre due porzioni sono più piccole, possono accogliere anche servizi e sono in grado di attirare imprese con fatturati tra gli 8 e i 10 milioni di euro. In attesa che qualche contatto si perfezioni in un accordo, la Vertus continua la sua caccia avvalendosi anche delle competenze di commercialisti, avvocati consulenti d’impresa e istituzioni. “Una grande disponibilità -ha ricordato Ielo- ci è stata garantita per esempio dal sindaco di Villasanta Luca Ornago che ha ci ha voluti incontrare segnalandoci anche alcuni nominativi”.