Verti, restano i 325 tagli. Buonuscita o part time in altre aziende: lavoratori al bivio entro il 28 marzo

L’azienda a novembre aveva annunciato 325 tagli che sono rimasti sul tavolo. Le trattative non hanno portato a un accordo. Ora in pochi giorni i lavoratori dovranno decidere se accettare una di queste opportunità. Dopo di che potrebbe partire una procedura di licenziamento
Una manifestazione della Verti
Una manifestazione della Verti

Accettare entro il 28 marzo la buonuscita dell’azienda con una base di 20 mensilità per andarsene o rivolgersi entro la stessa data ad altre società di lavoro già indicate per un colloquio finalizzato a un’assunzione part time. Dopo di che se i numeri non saranno quelli annunciati dalla Verti assicurazioni si procederà a una procedura di licenziamento.

Scaduti i termini della trattativa che durava dal 12 novembre scorso queste sono le alternative alle quali si trovano di fronte i lavoratori della sede di Cologno Monzese della società che fa parte del gruppo spagnolo Mapfre, per la maggior parte donne, molte delle quali residenti nella provincia di Monza Brianza.

Verti assicurazioni quattro mesi or sono aveva annunciato 325 tagli, gli stessi che sono ancora sul tavolo dopo mesi di confronto con i sindacati. L’azienda ha messo anche a disposizione il contatto con una società di outsourcing , una piattaforma alla quale iscriversi e che dovrebbe sostenere le persone che cercano una ricollocazione nel mondo del lavoro.

A 114 persone viene offerta una eventuale ricollocazione in altre società, ma si tratta di part time di quattro ore, Se non si dovesse raggiungere la quota prevista degli esuberi si avvierebbe una procedura per il licenziamento delle persone rimaste. Mentre martedì è prevista una riunione sindacale davanti alla sede dell’azienda, i sindacati hanno anche chiesto un incontro all’Ivas, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, autorità amministrativa che, appunto, ha il compito di vigilare sul mercato assicurativo con l’obiettivo di garantire la stabilità.