Tagli Adidas, a Monza continuano dal 2018. La Cgil si rivolge alla Regione: «Aprite un tavolo di confronto con l’azienda per invertire la tendenza»

Tre riorganizzazioni hanno portato il personale da 300 a 226 persone, con funzioni delocalizzate in Portogallo. L’ultima ondata, sulla quale la multinazionale e le organizzazioni dei lavoratori stanno trattando, riguarda 31 persone tra Monza e Roma. Il sindacato chiede alle istituzioni di cercare di creare le condizioni affinchè si cambi registro
Monza Sede Adidas Italia
Monza Sede Adidas Italia Fabrizio Radaelli

Adidas ha annunciato il taglio di 31 persone, 21 delle quali nella sede di via Monte San Primo a Monza. Ma il problema non è solo questo: la multinazionale tedesca, infatti, ha dato il via alla terza riorganizzazione dal 2018 a oggi, delocalizzando funzioni in Portogallo e riducendo il personale nella sede brianzola da 300 a 226. Una tendenza che getta un’ombra sul futuro della struttura, ora impoverita anche dalla mancanza di una dirigenza autonoma.

Per questo il sindacato ha chiesto alla Regione, in particolare agli assessori Guido Guidesi, allo Sviluppo economico, e Melania Rizzoli, che si occupa di Formazione e lavoro di aprire un tavolo di confronto a livello locale e centrale dell’azienda per creare le condizioni che invertano questa pericolosa linea di tendenza.

Lo ha fatto in occasione dell’audizione alla IV commissione Attività produttive della Regione, convocata proprio per occuparsi della vicenda Adidas, pensando che questo possa diventare una sorta di caso scuola sulla base del quale risolvere anche altre situazioni.

«La richiesta forte alle istituzioni -dicono Matteo Moretti, segretario generale della Filcams Cgil Monza Brianza, Giulio Fossati, della segreteria Cgil Mb e Valentina Cappelletti della Cgil Lombardia- è di provare a usare le energie e il proprio ruolo di condizionamento per aprire una vera discussione sul piano strategico e creare le condizioni per investire sul consolidamento dei livelli occupazionali come leva di responsabilità sociale in una realtà che vede continuamente crescere il fatturato e i margini ma sembra focalizzata a livello manageriale solo sulle quote di mercato e sull’ambito commerciale».

Un’istanza che è stata accolta dalla commissione regionale che si è impegnata a creare un contatto tra l’azienda e gli assessori competenti.

«Chiediamo di essere coinvolti in queste interlocuzioni -continuano i rappresentanti della Cgil- e monitoreremo l’impegno delle istituzioni e la concretezza di queste iniziative poiché i lavoratori e il territorio meritano risposte all’altezza della complessità dei problemi».

Intanto le trattative tra azienda e sindacati continuano, il prossimo appuntamento sarà per il 21 dicembre, martedì. Nell’ultimo incontro, tenutosi lunedì Adidas ha fatto qualche timida apertura sulle richieste dei sindacati, ma il piano di esuberi, incentivati, è ancora lì.