«Gli impianti sono rimasti fermi e gli impiegati non sono andati a lavorare»: così Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia, sullo sciopero (sostenuto anche dalla Cisl e dalle rsu interne) con presidio che si è concluso mercoledì mattina, con l’adesione dei lavoratori del terzo turno alla Tenaris Dalmine di Arcore. «Gli esuberi (circa 400 quelli annunciati dall’azienda: una decisione che impatterà in maniera devastante soprattutto sullo stabilimento bergamasco) possono essere evitati attraverso i contratti di solidarietà. In particolare possono essere salvati i posti di lavoro degli apprendisti recentemente inseriti in azienda”, sostiene il segretario dei metalmeccanici. “Per la Fiom non è accettabile che, a fronte della possibilità di usare l’ammortizzatore sociale dei contratti di solidarietà, l’azienda decida di proseguire con gli esuberi, senza accettare un confronto con le organizzazioni sindacali”, aggiunge Rota.