Rovagnati, continua lo stato di agitazione contro l’esternalizzazione ma si riapre il confronto: quattro date per discutere

Azienda e sindacati si sono incontrati venerdì 4 febbraio e hanno concordato un calendario di incontri, dedicati ai singoli siti di Villasanta, Biassono e Arcore, e uno finale per valutare complessivamente la situazione
Lo stabilimento della Rovagnati di Villasanta
Lo stabilimento della Rovagnati di Villasanta Foto Fabrizio Radaelli

Continua lo stato di agitazione dei lavoratori della Rovagnati, indetto dai sindacati dopo la decisione dell’azienda di esternalizzare un’altra parte della produzione. La presenza di società esterne è ormai consistente nell’impresa, tanto che gli operai sono solo per il 40% assunti direttamente, la maggior parte fanno capo a società che lavorano in appalto.

Venerdì 4 febbraio, comunque, le parti si sono trovati per un confronto sui temi posti sul tavolo dalle organizzazioni dei lavoratori. «Ne usciamo -dice Stefano Bosisio della Fai Cisl Monza Brianza Lecco- con una serie di incontri, quattro date,una per ogni sito, Villasanta, Biassono e Arcore, e un incontro plenario per fare sintesi di quello che si è detto nelle precedenti occasioni. Lo stato di agitazione rimane, ma cerchiamo soluzioni per dare risposte ai lavoratori». Alla fine si tornerà dai lavoratori per valutare l’esito del confronto.

Il quadro della situazione disegnato dai sindacati parla di due siti, quello di Villasanta e quello di Biassono, in cui la presenza di lavoratori che fanno capo a società esterne è più che consistente. Nel primo costituiscono la maggioranza: su una decina di camere bianche, dove l’affettato viene preparato e confezionato, solo un paio in realtà sono appannaggio di addetti dipendenti diretti di Rovagnati. Anche logistica e cartonaggio sono stati assegnati ad aziende esterne che portano i loro lavoratori nella fabbrica. A Biassono la presenza esterna è un po’ meno marcata ma comunque consistente, pari a quasi il 50% degli operatori. Solo ad Arcore quasi tutti i lavoratori sono assunti dalla stessa Rovagnati. In generale, secondo questa ricostruzione, ci sono quindi 430 lavoratori (più o meno la metà operai e la metà impiegati) che fanno capo all’azienda e 270 che invece sono operai di imprese che operano in appalto.