Ricordo bene il primo giorno in cui mi sono confrontato con le deleghe, e con i relativi mondi, di Ricerca e Innovazione. È bastato un attimo per capire che il futuro è sempre in anticipo e che avremmo affrontato le inevitabili sfide della rivoluzione tecnologica con i “Piedi per terra e lo sguardo al futuro”.
Una frase che presto è diventata il mio motto e quello dell’Assessorato all’Istruzione, Ricerca, Innovazione, Università e Semplificazione di Regione Lombardia che guido da ormai cinque anni con grande orgoglio. L’innovazione unisce sempre due fattori: la concretezza necessaria per costruire, con i piedi ben saldi a terra, e la capacità di guardare lontano, di andare un passo oltre rispetto a ciò che già conosciamo.
Primo punto, indispensabile per me: meno burocrazia e politiche migliori grazie alle più avanzate tecnologie digitali. Su questo la pubblica amministrazione può e deve esercitare un ruolo di governance, perché i cittadini siano coinvolti nelle decisioni e possano governare, non subire, gli effetti dell’innovazione, che sono dirompenti.
Perché, insieme, si innova meglio che da soli. È questo, semplificando, il paradigma dell’Open Innovation. Regione Lombardia è una delle prime amministrazioni in Italia ad aver intrapreso un percorso strutturato di Open Innovation, realizzando una Piattaforma web dove ogni cittadino può mettere in rete competenze e conoscenze, avviare progetti di collaborazione, partecipare alla definizione delle priorità e delle policy, ad esempio attraverso lo strumento delle consultazioni pubbliche. Ma di questo avremo modo di parlarne meglio nel corso delle prossime settimane.
Oggi mi piacerebbe parlarvi dello strumento da cui tutto dipende: il Programma strategico triennale della ricerca, innovazione e del trasferimento tecnologico di Regione Lombardia
L’obiettivo di questo programma non è solo di finanziare la ricerca e l’innovazione, ma di agire in modo strutturale sulle leve da cui dipende la crescita. E’ quello di raccogliere tutte le nostre azioni volte alla semplificazione, digitalizzazione, alla creazione di nuovi strumenti di intelligenza artificiale o ancora alla definizione di bandi.
Mobilita oltre 1,5 miliardi di risorse pubbliche e private e mira a costruire e sostenere ecosistemi, vere e proprie filiere di ricerca e innovazione.
Ma i fondi non bastano se non vengono investiti nel modo corretto.
La persona e i suoi bisogni sono al centro.
Il Programma strategico, infatti, nasce anche da voi e dalla vostre necessità. Ricerca e innovazione sono la strada per rispondere alle grandi sfide del nostro tempo, che non sono solo sfide tecnologiche ed economiche, ma anche ambientali e sociali. Queste sono sfide che la pandemia ha acuito, rendendo ancora più urgente sostenere il territorio nella sua capacità di affrontare cambiamenti repentini e un contesto di grande incertezza.
L’obiettivo è infatti rafforzare la relazione tra le politiche di ricerca e innovazione e i bisogni dei cittadini e della comunità.
Il Programma strategico è stato predisposto attraverso un percorso articolato di condivisione con vari attori del territorio: le Direzione Generali, il Sistema Regionale, il Foro per la Ricerca e Innovazione, le associazioni di categoria, le università, gli istituti di ricerca, i parchi tecnologici, i cluster tecnologici, le associazioni dei lavoratori e degli enti locali, e anche i cittadini lombardi. Abbiamo voluto un percorso partecipativo strutturato che ha visto il coinvolgimento, in due diversi momenti, di un campione di oltre 1000 cittadini lombardi che si sono espressi riguardo i nuovi bisogni, in particolare del post-covid, e riguardo al ruolo della Ricerca e Innovazione.
Ricerca, innovazione e futuro: gli ecosistemi del PST e le aree prioritarie
Ambiti di azione del PST sono quelli degli otto ecosistemi dell’innovazione già presenti nell’edizione 2018-2020: nutrizione – salute e life science – cultura e conoscenza – connettività e informazione – smart mobility e architecture – sviluppo sociale – sostenibilità – manifattura avanzata.
Sono invece cinque le Aree di sviluppo sulle quali Regione Lombardia intende concentrarsi per realizzare la sua visione del futuro all’interno del PST:
1. Trasferimento tecnologico e di conoscenza, con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo di un efficace intreccio di Relazioni tra università, imprese, centri di ricerca, cittadini e pubblica amministrazione, secondo i principi della Ricerca e Innovazione Responsabile;
2. Sviluppo del capitale umano (che in parole povere significa investire sui giovani e sulle nuove competenze);
3. Tecnologie digitali per semplificare la vita dei cittadini e delle imprese e trasformare la Lombardia in un territorio resiliente e integralmente SMART;
4. Infrastrutture di sistema, per rafforzare la capacità innovativa del territorio;
5. Sviluppo sostenibile, non solo nella dimensione più strettamente ambientale, ma anche in quella economica e sociale.
Ricerca, innovazione e futuro: conoscere è importante
Diffondere ed esaltare temi legati a Ricerca e Innovazione, per quanto molto tecnici e complessi, è uno dei nostri principali obiettivi e sono davvero grato di poterli condividere anche in questa rubrica.
Blockchain, Intelligenza artificiale, Open Innovation, Call Hub, Programmazione europea, Smart Mobility, e Life Science sono solo alcuni degli ambiti che non vedo l’ora di affrontare con voi nei prossimi numeri.
Stay tuned.