Un presidio davanti alla nuova sede di Alcatel a Vimercate per poter parlare con il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi. Lo attueranno giovedì 6 novembre, dalle 14.30, i sindacati che chiedono al premier di “confrontarsi sui casi aperti Ibm, Celwstica, Bames-Sem, Alcatel, Micron, St, Compel-Linkra”.
“Lei visita il nuovo campus di Alcatel Lucent – scrivono i sindacati nella nota di presentazione dell’iniziativa -, le ricordiamo che questa azienda in continua ristrutturazione ha dichiarato 586 esuberi. Micron: vi è ristrutturazione e 37 persone sono considerate ancora esuberi. STMicroelectronics (partecipata dal Ministero delle finanze) e Micron devono fare la loro parte per garantire il lavoro e evitare licenziamenti. Quello che resta di IBM e Celestica sono due aziende (Bames e SEM) in fallimento e circa 400 lavoratori licenziati e un area su cui concentrare gli sforzi per la re-industrializzazione. Compel e Linkra sono in contratto di solidarietà – oltre 500 lavoratori. Nokia Solutions Networks – 110 licenziamenti. Italtel – procedura di ristrutturazione del debito – 150 licenziamenti. Il confronto sui temi del lavoro e del Jobs act deve avere al centro il rilancio della politica industriale, il sostegno all’occupazione, le politiche attive, l’ingresso dei giovani, la partecipazione delle donne al lavoro, la formazione. Depotenziare l’art. 18, è sbagliato e fuorviante e fa perdere di vista l’obbiettivo giusto della riforma, quello di allargare le opportunità e le tutele alle persone oggi escluse dal mercato del lavoro o in condizioni di precarietà”.